Calendario semi osè per malatoni indiani

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Anche nella castigatissima India è scoppiata la febbre dei sexy-calendari. Finora se ne vedevano solo con panorami o con divinità dello sterminato pantheon induista, ma adesso qualcuno ha pensato di lanciare sul mercato calendari con immagini femminili in stile ‘occidentale’.

Senza tuttavia esagerare: le donne compaiono al massimo velate o in bikini. L’iniziativa si deve al magnate delle bevande alcoliche e degli aerei Vijay Mallya, non nuovo a trovate di questo genere. Produttore di whisky e della birra più diffusa in India, la Kingfisher, Mallya quest’anno ha acquistato una scuderia di Formula 1 con la quale parteciperà al prossimo campionato mondiale.

Il vulcanico uomo d’affari ha fatto della bellezza il criterio fondamentale nella scelta delle hostess della sua compagnia aerea Kingfisher airline (che ha acquistato di recente l’altra low cost indiana Air Deccan e ben 5 Airbus A 380, gli aerei più grandi del mondo). Ed egli stesso ha selezionato ad una ad una fra le più belle assistenti di volo della sua compagnia le modelle protagoniste del nuovo sexy-calendario, le cui foto in abiti succinti sono state scattate in alcuni dei luoghi turistici più famosi dell’India.

L’iniziativa ha già scatenato polemiche, perché l’India è molto puritana – dai film sono banditi anche i baci – e immagini del genere sono destinate a provocare scandalo. Per questo il calendario sarà distribuito in sole cento copie.

Dalla Kingfisher spiegano che la decisione è stata presa per due motivi: per rendere il calendario più esclusivo e perché il paese non è ancora pronto a cose del genere. Lo stesso fotografo che ha realizzato gli scatti per il calendario, Atul Kasbekar, ha dichiarato alla presentazione che non vuole vedere più ragazze in costume per un anno intero.

Qui il calendario di Kingfisher

2 commenti

Archiviato in Vita indiana

2 risposte a “Calendario semi osè per malatoni indiani

  1. zimo

    Bene, ora so cosa riceverò per Natale …

  2. mimmo

    Alla faccia di cartagine e di tutti i cartaginesi…
    Ma questa non era la patria del saari? Sono molto contento che finalmente le ragazze indiane si “mostrino” al mondo intero. Peccato per le solite e inevitabili polemiche in un paese che si indigna per i centimetri di pelle mostrata ma si dimostra indifferente a una donna incinta che chiede aiuto.

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