E’ la Nano l’auto da 1700 euro

Si chiamera’ Nano la nuova vettura della Tata Motors (partner di Fiat) presentata ieri all’Autoexpo 2008 a New Delhi. La Nano (in versione base) costera’ 1 lakh (circa 2000 euro), avra’ una potenza di 624 cc e un serbatoio capace di contenere 30 litri di carburante. La piccola autovettura, il cui lancio e’ stato accolto ieri con un lungo applauso, avra’ anche l’aria condizionata di serie ma non il servosterzo.

”Una promessa e’ una promessa – ha dichiarato il Presidente della Tata, Ratan Tata – la versione standard della Nano costera’ solo un lakh”. Ratan Tata ha anche detto che la nuova vettura e’ l’8% per cento piu’ piccola della Maruti 800 ma allo stesso tempo e’ il 21% piu’ larga negli interni e puo’ ospitare comodamente fino a quattro persone.

A proposito poi della sicurezza Ratan Tata ha detto che ”la Nano ha superato con successo tutti i testi frontali e laterali di impatto”. La Nano sara’ disponibile in molte varianti, che includono una versione standard e due deluxe.

Con sole tre auto ogni 1.000 abitanti, il mercato automobilistico indiano e’ in rapidissima crescita: gli 1,2 milioni di vetture vendute nel 2007 diventeranno tre milioni nel 2015, anno in cui e’ previsto che il 34 per cento del settore low cost verra’ costruito in India.

Proprio in previsione della espansione boom della domanda interna, Fiat ha annunciato oggi che sta considerando l’aumento della capacità dello stabilimento di Ranjangaon (che ha in joint venture con l’indiana Tata), portandolo a 130 mila auto/anno e 300 mila motori e cambi entro il 2010. Inoltre la casa torinese si attende di vendere circa 70 mila vetture nel Paese entro il 2010. Attualmente la Fiat vende in India circa 2.000 Palio all’anno, tutte assemblate a Ranjangaon.

Fiat e Tata Motors prevedono anche di lanciare nel Paese quattro nuovi modelli: la Grande Punto e la Linea saranno prodotte a Ranjangaon, mentre la Fiat 500 e la Bravo saranno importate. Altra protagonista del Salone di New Delhi sara’ la compatta A-Star di Maruti-Suzuki che verra’ invece esportata anche in Europa. La Suzuki, maggiore azionista nella venture indiana, ha detto di voler consolidare la sua quota nel mercato indiano e di voler proporre un modello all’anno.

Programmi di espansione sul promettente mercato coltivano pero’ un po’ tutti i grandi gruppi: Volkswagen ha detto che introdurra’ quest’anno due nuovi modelli (Jetta e Phaeton) e costruira’ 110.000 unita’ annue nel suo nuovo impianto di Chakan. General Motors ha ribadito di voler conquistare il 10% di quota del mercato indiano entro il 2010. E anche i brand di lusso fiutano il business di un Paese lanciato in pieno boom economico: saranno per la prima volta presenti al Salone indiano Bmw, Audi e Volvo, intenzionati a conquistare spazi importanti in un segmento, quello premium, che sta crescendo vertiginosamente.

Daimler che ha lanciato oggi sul mercato indiano due nuovi modelli Mercedes classe C e classe CLK ha detto di attendersi vendite in crescita a 3000 unita’ nel 2007 e di stimare che sara’ confermato anche per i prossimi dieci anni l’attuale trend di vendite lanciate a doppia cifra.

La Tata, inoltre, ha un brevetto e sta realizzando un’auto ad aria compressa.

7 commenti

Archiviato in Diario indonapoletano, Rivolte terzomondiste

7 risposte a “E’ la Nano l’auto da 1700 euro

  1. SALVE A TUTTI, SCUSATE LA MIA INTRUSIONE, SONO JESSICA DA CATANIA, MIO FIGLIO MATTIA HA BISOGNO DI CURE COSTOSISSIME NEGLI U.S.A., LA TERAPIA E’ MOLTO COSTOSA, MA SE POSSIAMO INSIEME CI RIUSCIREMO A CORONARE IL SOGNO DEL PICCOLO..VISITA IL NOSTRO blog: http://donaamattiaunsorriso.blogspot.com/ FAI DIVULGARE..GRAZIE
    CIAO…
    COMMENTATE

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  3. arwenh

    la venderanno a 2000 euro anche qui??

  4. Nello

    Cara Arwenh, no, per ora non la venderanno in Italia. Dopotutto la Nano non ha superato nessun crash test. E poi, ti fidi di una scatoletta di sola plastica con nulla a parte un tergicristallo, tachimetro e spia della benzina? Soprattutto, come scrivo nell’altro pezzo, per tenere basso il prezzo, oltre ai materiali, hanno un po’ speculato sugli operai.

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