Il sito del governo tibetano in esilio e’ stato attaccato dagli hacker e non e’ raggiungibile. Da ieri non e’ possibile vedere nessuna pagina all’indirizzo http://www.tibet.net, che ospita il sito con le notizie e le informazioni del governo tibetano in esilio a Dharamsala, nel nord dell’India. Dietro questa operazione, dicono a mezza bocca esponenti tibetani da Dharamsala, ci sono hacker cinesi convinti che nel sito ci siano manifestazioni di dissenso anticinese. ”Ma noi abbiamo sempre seguito la via di mezzo del Dalai Lama e non abbiamo mai fatto accuse ma esortazioni al dialogo”, ha detto Kalsang Rinchen, ex direttore del sito on line da otto anni. Nel sito infatti non si usava neanche l’espressione di ”governo tibetano in esilio” ma quella di ”sito ufficiale della Central Tibetan Administration”. Il sito era comunque il punto di riferimento della stampa internazionale soprattutto per conoscere le posizioni ufficiali del governo, come ad esempio il numero delle vittime negli scontri di Lhasa e nel resto della Cina occidentale. Nessun problema invece per il sito del Dalai Lama. Venerdi’ anche il sito e il server del ministero degli esteri indiano era stato attaccato dagli hacker, sicuramente cinesi. I primi computer a rimanere bloccati sono stati proprio quelli della missione diplomatica indiana a Pechino. Il governo di Delhi, confermando l’attacco informatico, ha pero’ detto di aver risolto il problema e che nessuna informazione riservata e’ stata carpita dagli hacker. L’attacco cinese al ministero degli esteri indiano, secondo il Daily News and Analysis, deriva dal fatto che l’India ospita sul suo territorio il Dalai Lama.
Hackers attaccano sito governo tibetano e ministero esteri indiano
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