Oltre un migliaio di persone, tra monaci, attivisti pro Tibet e stranieri, sono gia’ arrivati al Raj Ghat, il luogo dove il Mahatma Gandhi venne cremato e da dove comincera’ la manifestazione di protesta parallela alla staffetta del torcia. In realta’ la staffetta vera partira’ intorno alle 15, ma le organizzazioni tibetane hanno messo su un programma intenso di manifestazioni che sono cominciate gia’ la notte scorsa, all’arrivo della torcia a Delhi. Nessuna protesta all’aeroporto di Palam dove la torcia e’ arrivata intorno all’1.30 di notte. La torcia, accolta dal presidente del comitato olimpico indiano Suresh Kalmadi e dall’ambasciatore cinese in India Zhang Yan, e’ stata poi trasferita all’hotel Le Meridien, nella zona centrale, dove alcuni piani sono stati riservati all’organizzazione. Ma la torcia e’ stata trasferita dal quinto al nono piano perche’ pare che alcuni tibetani siano riusciti ad entrare nella struttura di 22 piani. L’albergo ha fatto sapere che per motivi di sicurezza da oltre un mese non sono state prese prenotazioni durante il soggiorno della torcia e dei funzionari cinesi. All’esterno dell’albergo un centinaio di tibetani hanno manifestato all’arrivo della torcia e 30 di loro sono stati arrestati. Saranno 70 i tedofori che si alterneranno nel percorso di poco meno di 3 chilometri al centro di Delhi, dal Rashtrapati Bhavan, l’ex residenza del vicere’ britannico ora residenza del presidente della repubblica indiana, e lungo la diritta Raj Path raggiungera’ il Gate of India, il monumento ai caduti. A sorvegliare la fiaccola oltre 15.000 agenti ai quali si aggiungono reparti speciali della polizia cinese, elicotteri e agenti sui tetti. Le stazioni della metropolitana nella zona saranno chiuse cosi’ come tutte le strade limitrofe e i palazzi (tutti ministeri), con le finestre e le porte sbarrate a cominciare dalle 13. Ingenti misure di sicurezza sono state dispiegate intorno all’ambasciata cinese.