Buon risultato i colloqui con Pechino, presto incontri formali

E’ cominciata a Dharamsala, nel nord dell’India, sede del governo tibetano in esilio, la conferenza stampa dei due inviati del Dalai Lama, Lodi Gyari e Kelsang Gyaltsen, tornati tre giorni fa dalla Cina dove hanno incontrato le autorità di Pechino per discutere di Tibet. Lodi Gyari ha detto che nonostante ci fossero grandi divergenze fra le parti, il dialogo è stato sereno. Gli inviati hanno chiesto a Pechino il rilascio dei prigionieri arrestati durante i moti di Lhasa del marzo scorso così da poter garantire loro assistenza medica, e hanno rigettato le accuse secondo le quali sarebbe il Dalai Lama a organizzare le manifestazioni anti cinesi, confermando che il leader tibetano sostiene le Olimpiadi di Pechino. Gyari e Gyaltesn hanno inoltre chiesto la fine della rieducazione culturale in Tibet che sta totalmente annullando la cultura e le tradizioni tibetane nella regione a scapito di quelle cinesi. Gli inviati hanno parlato di volontà espressa da entrambe le parti di risolvere la situazione. Presto verranno decise le date per altri incontri. Saranno formali i prossimi incontri tra il governo tibetano in esilio e il governo cinese. Lo scrivono in un comunicato i due inviati del Dalai Lama che hanno incontrato lo scorso fine settimana a Shenzen esponenti del goveno di Pechino in colloqui informali, sulla situazione in Tibet dopo i fatti di Lhasa del marzo scorso. ”Nonostante divergenze sostanziali – scrivono Lodi Gyari e Kelsang Gyaltsen – le parti hanno dimostrato volonta’ di trovare un approccio comune. Abbiamo entrambi fatto proposte concrete che faranno parte dell’agenda futura. Come risultato dell’incontro, abbiamo deciso di incontrarci nuovamente per un giro formale di discussioni. La data per il settimo giro di consultazioni sara’ finalizzata presto”. Dal 2002 al 2007 il governo tibetano in esilio e quello cinese si sono incontrati sei volte in modo formale senza giungere a risultati. Intanto il governo cinese è “onesto e sincero” nei colloqui sul futuro del Tibet con i rappresentanti del Dalai Lama, che sono ripresi domenica scorsa dopo un anno di interruzione. Lo ha affermato oggi il portavoce cinese Qin Gang. aggiungendo che Pechino si augura che il leader tibetano mostri “la stessa sincerità”. In un comunicato sull’ incontro avvenuto domenica nel sud della Cina i due inviati del Dalai Lama, Lodi Gyari e Kelsang Gyaltsen , scrivono che “nonostante divergenze sostanziali le parti hanno dimostrato volontà di trovare un approccio comune”. Da quasi due mesi è in corso in Tibet una rivolta anticinese che in alcuni casi è sfociata in violenze. Gli esuli tibetani affermano che almeno duecento persone hanno perso la vita mentre il governo di Pechino parla di 22 vittime, in grande maggioranza cittadini uccisi dai rivoltosi. La stampa cinese ha continuato a rivolgere pesanti attacchi al leader tibetano, accusandolo di aver organizzato le proteste e di puntare, al contrario di quello che dichiara, all’ indipendenza del Tibet.

1 Commento

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Una risposta a “Buon risultato i colloqui con Pechino, presto incontri formali

  1. Piero

    Credo che ci saranno ancora colloqui per
    20 o 30 anni e alla fine non succederà proprio niente.

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