L’Interpol è sulle tracce di un santone indiano del sud che avrebbe frodato centinaia di persone tra India ed Emirati Arabi Uniti. Lo riferisce la televisione indiana. Santosh Madhavan da Kochi in Kerala, si faceva chiamare Swami Amrithachaithanya ed aveva molti fedeli, ai quali prometteva l’illuminazione attraverso pratiche yoga e meditative. Uno dei moltissimi santoni presenti in India e che girano il mondo facendo leva sul fascino di questa terra e su quello della filosofia indiana. A suon di dollari organizzava corsi, seminari, ritiri di meditazione e preghiera, ma contro di lui sono state presentate diverse denunce. La polizia indiana, su indicazione dell’interpol che ne ha messo la foto del santone sul loro sito internet, ha fatto irruzione nel suo ashram nel sud dell’India. Qui la sorpresa: nelle sue stanze, invece di santini, immagini sacre, bacchette per incenso, la polizia ha trovato cd e film pornografici, droga e pelli di tigre. L’uomo, rintracciato dalla televisione, si è dichiarato innocente, presentando un certificato di nascita per dimostrare che il santone ricercato è solo un omonimo che sfrutta la sua notorietà. Ma poco dopo aver rilasciato l’intervista, il santone ha fatto perdere le sue tracce. L’Interpol ha emesso un mandato internazionale di cattura nei suoi confronti.
Pingback: Ali’ Baba e i quaranta ladroni. Sui falsi santoni indiani « Indonapoletano's Weblog