Il Dalai Lama, in visita al Senato francese, ha oggi accusato la Cina di non rispettare la ”tregua olimpica” e di continuare la repressione in Tibet. Lo hanno riferito numerosi parlamentari presenti all’incontro con il leader spirituale tibetano, che e’ avvenuto a porte chiuse. E’ stato l’ex ministro Robert Badinter a chiedere oggi al Dalai Lama, nel corso dell’incontro al Senato svoltosi a porte chiuse, se ”durante la tregua olimpica la Cina ha almeno sospeso le sue oppressioni ed i suoi arresti”. La risposta e’ stata ”no”. ”Mentre si svolgono i Giochi l’oppressione del popolo tibetano e la repressione continuano” ha riferito l’ex ministro ai giornalisti alla fine del colloquio con il Dalai Lama. Quest’ultimo avrebbe parlato di una ”repressione terribile che non cessa nonostante la tregua olimpica”. Gia’ prima, davanti ai giornalisti all’hotel George V, a Parigi, il Dalai Lama aveva sostenuto che ”il governo cinese nega i problemi del Tibet e non ascolta la voce dei tibetani che soffrono”. Senza nascondere la sua ”grande delusione” per i negoziati con Pechino che, secondo lui, fa ”orecchie da mercante” nei confronti della situazione in Tibet, il Dalai Lama dice di voler comunque ”continuare il dialogo con il governo cinese”.
Ho scritto un articolo proprio oggi in merito all’uso delle olimpiadi per coprire “altro”, oltre che a parlare di “aspetti finanziari” alla base dei giochi. Altro che “spirito olimpico”.
http://it.youtube.com/watch?v=QH-knmdNdhI