Nuovo grave attentato a Islamabad

Pezzo uscito stamane su Il Mattino

Quello che doveva essere il giorno del presidente Zardari, del suo primo discorso al parlamento riunito in sessione plenaria e congiunta, si è invece tramutato in un “undici settembre”, come lo ha definito il ministro degli interni pachistano, con il cruento attacco terrorista all’Hotel Marriott di Islamabad. Almeno 40 i morti (anche se alcune fonti parlano di un numero di vittime tra i 60 e i 100), 100 i feriti alcuni in gravi condizioni. Tra loro, anche diplomatici e cittadini stranieri, che si trovavano in quello che e’ sconsiderato l’albergo di riferimento della comunità occidentale in Pakistan. Secondo la ricostruzione della polizia, un veicolo pieno di esplosivo, forse un camioncino, riempito di circa 60 chilogrammi di materiale esplodente, e’ piombato dinanzi all’ingresso principale dell’albergo, che si trova nel quartiere delle ambasciate e delle residenze di politici e stranieri, esplodendo intorno alle 8 di sera. In quel momento, l’albergo aveva occupato tutte le 290 camere. Gli ospiti si apprestavano a cenare, anche perché era da poco finito il digiuno giornaliero imposto dal Ramadan, Nell’albergo, inoltre, il presidente della camera dei deputati di Islamabad, Fehmida Mirza, ospitava un ricevimento in onore del presidente Zardari al quale partecipavano diplomatici di tutto il mondo. Non lontano dall’albergo, il primo ministro Gilani teneva un altro ricevimento nella sua residenza. L’esplosione e’ stata talmente forte che ha lasciato un cratere di 10 metri di profondità dinanzi all’albergo in fiamme. Si teme ora per la struttura che, distrutta per i due terzi, potrebbe cadere da un momento all’altro. Le fiamme hanno devastato undici piani dell’albergo, intrappolando nelle stanze un centinaio di persone. A notte inoltrata, erano ancora 15 gli ospiti dell’albergo bloccati nelle stanze tra le fiamme. La violenta esplosione e’ stata avvertita a chilometri di distanza, e ha danneggiato gli edifici vicini, distruggendo anche la redazione della televisione di stato e una banca. Tra i feriti, un parlamentare pachistano, un diplomatico danese e tre americani. La Farnesina ha confermato che nessun italiano risulta tra i feriti o le vittime. La polizia pachistana, che non ha ricevuto ancora nessuna rivendicazione per l’attentato, parla anche di un attentatore che sarebbe sceso dal veicolo poco prima che scoppiasse e si e’ fatto esplodere egli stesso nella hall dell’albergo. La televisione pachistana ha parlato di un abbassamento della guardia dinanzi all’albergo e una inchiesta è stata predisposta. L’intelligence pachistana aveva avuto notizie di un possibile attentato al parlamento di Islamabad durante questi giorni. L’attentato è stato portato a termine poche ore dopo che Asif Zli Zardari, 14 giorni dopo la sua elezione a presidente del Pakistan e 11 giorni dopo il suo giuramento, ha tenuto il suo primo discorso dinanzi alle camere del parlamento riunite in seduta congiunta. Zardari non ha usato mezzi termini contro il terrorismo. “Dobbiamo estirpare il terrorismo e i fondamentalismi in ogni momento e in qualsiasi luogo possano sollevare la loto testa minacciosa e violenta”, ha detto dinanzi ai parlamentari eletti lo scorso 18 febbraio. Per questo il presidente ha auspicato una riforma delle aree tribali, quelle della parte occidentale del paese che sono teatro di forti scontri tra le stesse tribù ma anche tra esercito e terroristi taleban, molti dei quali legati ad Al Qaeda, che in queste impervie zone frontaliere con l’Afghanistan trovano facili rifugi. “Il nostro territorio non sarà base per attacchi terroristici in altri paesi”, ha assicurato Zardari, ribadendo però che il suo paese non tollererà la violazione della sua sovranità e integrità territoriale da nessun altra forza anche in nome della lotta al terrorismo, lanciando un chiaro segnale agli USA che nelle ultime settimane hanno sconfinato con le truppe in Pakistan per combattere i talebani afghani.

1 Commento

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Una risposta a “Nuovo grave attentato a Islamabad

  1. FIRI

    …micidiale colpo, ad uno Stato che è tra i più instabili e fragili dell’area. Pare che tra i morti sia anche l’ambasciatore della Repubblica Ceca. E chissà quanti altri sono finiti in quel terribile scoppio.

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