India a due velocità: tra nucleare e paura di terrorismo e violenze

E’ un’India a due facce quella che si presenta dinanzi alla comunita’ internazionale in questi giorni e dove oggi si e’ consumata l’ennesima tragedia. Da un lato il governo rappresentato dal primo ministro Manmohan Singh sta facendo il giro dei paesi amici in nome dello sviluppo della piu’ avanzata delle fonti di energia, il nucleare. Dall’altro nel paese non si fermano gli attentati terroristici, le violenze religiose, aumenta la paura e l’economia e’ in caduta libera. Singh e’ da oltre una settimana lontano da Delhi. Dopo aver parlato all’Assemblea Generale dell’ONU e aver gioito per il via libera del senato americano all’accordo di cooperazione nucleare con gli USA, e’ volato a Marsiglia per incontrare Sarkozy in qualita’ di presidente di turno dell’Ue. Qui ha ottenuto una doppia vittoria: da un lato, una serie di accordi economici e trattati con l’Ue, dall’altra la firma di un accordo di cooperazione nucleare con la Francia. Ma questa immagine di grande potenza, e’ offuscata da quello che succede in patria. Il paese dal mese di maggio e’ oggetto di attentati terroristici gravi. La crisi economica si sta facendo grave, la borsa e’ crollata ai minimi storici e l’inflazione supera il 12%, obbligando molte aziende a rivedere i propri bilanci e previsioni e, soprattutto a licenziare. La violenza e’ sempre piu’ diffusa e ottusa, e tra l’altro ha portato la settimana scorsa anche al linciaggio del presidente della Graziano Trasmissioni India, da parte di ex operai licenziati. Ma e’ sul terrorismo che il governo sta perdendo la sua battaglia. Dopo le ultime bombe, secondo un sondaggio della televisione IBN Live, la piu’ seguita tra quelle in inglese, l’82% degli indiani ha paura di attacchi terroristici. Il 71% ha detto che, nonostante le molte festivita’ in arrivo, non frequenteranno ristoranti e centri commerciali per paura. Il 61% degli intervistati ha detto che in India il terrorismo non e’ legato a nessuna religione, mentre tra la rimanente parte, l’85% lega il terrorismo all’Islam. Ma le rivalita’ religiose si sono riacutizzate anche in Orissa, dove le comunita’ cristiane sono ancora oggetto di attacchi da parte di quelle indu’. Argomenti, che stanno minando non poco il governo di Singh e di Sonia Gandhi che traballa mentre si avvicinano le elezioni.

1 Commento

Archiviato in Vita indiana

Una risposta a “India a due velocità: tra nucleare e paura di terrorismo e violenze

  1. sempre meglio1 mi piace,il 61% di fanatici con gli occhi coperti da fette di prosciutto,ma già loro che ne sanno…….. con cosa gli copriamo gli occhi? buona serata

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