I poveri indiani denunciano il film Il Milionario

Continua a provocare proteste in India il film ”Slumdog Millionaire” (uscito in Italia con ilo titolo ‘Il Milionario‘) recente vincitore dei Golden Globe e candidato all’Oscar. Il film, diretto dal regista inglese Danny Boyle, e’ criticato in India perche’ fornisce, secondo gli indiani, una immagine non veritiera del paese. Oggi un gruppo di abitanti delle baraccopoli e dei quartieri poveri di Patna in Bihar, ha presentato una denuncia contro gli indiani del cast, e cioe’ il compositore della colonna sonora A.R. Rahman e il giovane attore Anil Kapoor per le offese che il film farebbe nei loro confronti e di tutti gli indiani. L’associazione denuncia che, per il film, gli abitanti delle baraccopoli sono ”cani”. Lo spunto e’ il titolo del film e la parola ‘Slumdog’, formata da ‘slum’, che identifica le baraccopoli e i quartieri poveri delle citta’, e ‘dog’, cane. Secondo l’associazione, inoltre, il film metterebbe in cattiva luce non soltanto gli abitanti delle baraccopoli, ma tutti gli indiani. Il ‘cane milionario degli abitanti delle baraccopoli’, come viene inteso in India il titolo, secondo i membri dell’associazione viola i diritti umani e l’onore degli abitanti delle baracche e dei quartieri piu’ poveri delle metropoli indiane e dei cittadini meno abbienti. Tapeshwar Vishwakarma, portavoce e segretario generale dell’associazione degli ”slum-dwellers’, gli abitanti degli slum, ha annunciato che si rivolgera’ anche alle commissioni nazionali e internazionali per i diritti umani, per agire nei del film.

10 commenti

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10 risposte a “I poveri indiani denunciano il film Il Milionario

  1. Piu’ che altro mi piacerebbe capire che c’entra il compositore della colonna sonora… potevano querelare il regista, il produttore! Ma proprio il musicista?? Mah, ‘sti indiani!

  2. Nello

    Carissimo, il compositore e l’attore sono gi unici due indiani famosi (anche in India) del film. Ecco perchè si scagliano contro di loro. Secondo i denunciatori, che gli stranieri, soprattutto inglesi, dipingano la realtà degli slum in quel modo non è certo accettabile ma è comprensibile, cosa invece non vera per gli indiani. Sai no che qui vige la regola del come siamo bravi, come siamo belli?

  3. Marchino

    Questo commento per me è doveroso, visto che sono appassionato di tutti i generi di film e questo l’ho visto (l’ho trovo molto bello …)
    -Certamente potevano evitare il titolo “slumdog millionaire” ma chiamarlo semplicemente “the millionaire” come è stato intitolato
    per gli altri paesi, tra l’altro “the millionaire” è un bel titolo per cui non vedo la necessità di modificarlo…
    -In generale se non sbaglio, molti titoli originali di films vengono tradotti diversamenti per altri paesi per vari motivi : cattiva/difficile pronuncia per il
    paese in cui viene distribuito il film, cambio del titolo per avere un maggior impatto pubblicitario per il paese in cui viene
    distribuito ecc… ma in questo caso si tratta di un titolo dispregiativo “slumdog” per cui non capisco, teoricamente
    dovrebbe peggiorare anche l’impatto pubblicitario ..…bò….
    -Di per sé, questi film dove si riprendono “spaccati di vita” di genere “drammatico”, vengono presentati
    al pubblico quasi come dei fatti reali e delle ambientazioni reali, mentre questi tipi di film spesso non rispecchiano fedelmente la realtà,
    anche se sono convinto che la realtà non si discosti tanto dalle riprese del film the millionaire, anzi magari è peggiore !…
    – Per altri generi es. fantascienza, horror ecc.. ciò non succede, perché lo spettatore parte già con il presupposto
    che tutto ciò che vede è puramente inventato, quello che voglio dire è che se il film fosse stato con degli elementi di fantascienza
    magari il tutto veniva giudicato puramente finto senza proteste e magari le riprese delle baraccapoli sarebbero state reali ! (paradosso!)
    -Secondo me, per questi film ci sono due tipi di casi :
    1) Le scene drammatiche e gli ambienti (le locations se non sbaglio li chiamano così) vengono enfatizzate / accentuate negativamente /
    rese più brutte, per dare più effetto al pubblico che vede il film ma non riproducono fedelmente la realtà;
    2) Gran parte del film è stato ripreso con ambienti reali, baraccopoli, eventi drammatici reali dell’india, però
    l’india (a parte la confusione) non è proprio tutto baraccopoli ed eventi drammatici, c’è anche dell’altro
    anche se ciò che è stato ripreso come ambienti è reale;

    Secondo me il film “the millionaire” è un po’ il secondo caso, nel senso che gli ambienti, le baraccopoli sono reali ma non sono
    tutto dell’india, mentre lo spettatore vedendo per la maggior parte solo questo nel film è forviato a pensare che l’india
    sia tutta baraccopoli e vicoli ed eventi drammatici… ad esempio vedendo il film gomorra, sembra che a Napoli e dintorni
    sia tutta Camorra e farWest con le pistole, la realtà è ben diversa, anche se il problema c’è …

    da protestare al massimo c’è il titolo dispregiativo “slumdog”, per il resto il film è solo un film ….

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  7. SAMIR

    IO SECONDO ME, I FILM, ERA’ TUTTO FATTO DI BUGGIA, PERCHE TUTTI POVERE RAGAZZI ( MA VERO CHE SONO POVERE) LO AVEVANO PROMESSO UNE SACCO DI SOLDI MA ANCHE PER LA CITTA UNA VOLTA VINTO IL FILM , MA NO LO AVEVANO FATTO NULLA , ANIL CAPOR LO CONSCO DI PERSONA E UNA BARAVA PERSONA AVEVA FATTO DIVERSE FILM DAL 1980 QUASE HA 60 ANNI MA FARE UNE FILM COSI CE VUOLE DI SOLDI E LINDIANE NO DANNO PER TROPO I SOLDI SOLO PICOLI EURO E QUELLA LA TRAPOLA LO AVEVANO PROMESSO I RAGAZZI UNA CARIERA PIENA MA NO LO AVEVANO FATTO NIENTE E BRUTTO VEDERE UNE FILM FATTO SULLA SOFFERENZA DELL ALTRE

  8. CCapolongo

    Era sufficiente che il regista mettesse in luce il disagio o povertà in cui vive il popolo indiano, non pure la gratuita violenza sui bambini!
    Davvero deprecabile!

  9. Si, meravigliosamente falso.

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