Una ragazza di vent’ anni ha partorito sulla piattaforma nella stazione di Bhayander, nei pressi di Mumbai, dopo essere stata rifiutata da alcuni ospedali. Aariya Khan, ripudiata dal marito, vive nei pressi dei binari della stazione, dove vende ai viaggiatori mollette per capelli, guadagnando meno di un dollaro al giorno. Aveva messo da parte appena quattro euro per il parto ma, una volta presentatasi all’ ospedale pubblico della zona, forse per il suo aspetto sporco e malconcio, si e’ vista rifiutare l’ammissione dai medici. Ha provato a girare varie cliniche della zona, ma nessuna l’ha voluta ospitare. A questo punto la donna, in preda alle doglie del parto, e’ tornata alla stazione e ha dato alla luce suo figlio su una panchina della piattaforma al binario 4, aiutata da alcune donne che si trovavano, le quali hanno allontanato tutti gli uomini dal binario. Il capostazione, vedendo la situazione, ha chiamato una donna poliziotto che, subito dopo il parto, ha accompagnato la Khan all’ospedale Bhagwati dove ha obbligato i medici a prendersi cura di lei. Madre e figlio stanno ora bene. Il marito della donna l’ha abbondata quando lei non e’ riuscita a portare a termine due precedenti gravidanze.
Che bestie, non mi stanchero’ mai di ripeterlo!
Comunque magari a questa qui le e’ andata pure bene, se fosse andata in ospedale il bambino avrebbe rischiato di andare a finire in una certa incubatrice per il trattamento dell’ittero…
Per l’articolo sui cinque neonati morti nel rogo dell’incubatrice è proprio una tragedia, oltretutto su creature così indifese
fa proprio piangere solo ad immaginare la scena.. Invece per sta povera donna, ci voleva tanto ad aiutarla a partorire,
se proprio era sporca, bastava una infermiera ad aiutarla per lavarla giusto un attimo anche per
igiene e prevenire eventuali infezioni…