Torna la sharia, la legge islamica, in una regione del Pakistan orientale. Il governo di Islamabad ha infatti, tramite il primo ministro della provincia frontaliera di nord ovest (NWFP), firmato un accordo con i talebani per il rafforzamento della legge islamica nell’area dello Swat, nella zona nord occidentale pachistana ai confini con l’Afghanistan. La stessa zona e’ teatro di numerosi scontri armati fra esercito pachistano e talebani per il controllo dell’area, ma anche di incursioni di droni americani alla ricerca di talebani afghani vicini Al Qaeda. L’ultimo attacco del genere, e’ avvenuto stamattina, quando un aereo senza pilota delle forze Nato a guida americana di stanza in Afghanistan, ha lanciato quattro missili contro un campo a Sadda, nell’area di Sarpal, nella parte bassa della Kurram Agency. Inizialmente si era palato di 15 vittime, ma i soccorritori hanno recuperato trenta corpi dalle macerie e ci sono ancora altre vittime intrappolate sotto i resti dei palazzi abbattuti. L’obiettivo americano era un campo ritenuto legato al comandante afghano Bahram Khan Kochi. La scelta del governatore Amir Haider Hoti di firmare l’accordo che impone nel distretto di Malakand, del quale fa parte lo Swat, un tempo meta turistica in Pakistan, la sharia, nascerebbe dal desiderio di fortificare il cessate il fuoco, la tregua di dieci giorni che la jirga, l’assemblea degli anziani talebani, guidati dal Maulana Sufi Mohammed, ha deciso ieri come segno di distensione con il governo di Islamabad. Lo stesso Hoti ha assicurato che il provvedimento, che abolisce ogni legge anti sharia e rende la legge islamica l’unica in vigore, non e’ anticostituzionale e ha ricevuto anche il via libera del presidente Aisf Ali Zardari. Alla notizia della firma dell’accordo, nel paese ci sono stati sentimenti contrastanti. Da un lato, nella valle dello Swat ci sono state manifestazioni di giubilo e feste. Dall’altra, in gran parte del paese, nelle televisioni e sui giornali online, non si nasconde una certa preoccupazione, legata soprattutto al timore che questo dia maggiore potere ai taleban pachistani. Il governo invece, anche secondo quanto ha detto oggi il primo ministro Yousuf Raza Gilani, spera cosi’ in una pacificazione dell’area, annunciando anche la possibilita’ di ritirare l’esercito, venendo cosi’ incontro ad un’altra richiesta talebana. Del resto nell’area la sharia c’e’ da anni. In vigore negli anni novanta, fu rimossa dal governo. Ma le tribu’ locali a maggioranza di etnia pashtun e la forte presenza talebana (oggi anche di seconda e terza generazione) hanno fatto in modo che non fosse mai stata accantonata. Nell’area, infatti, i talebani da sempre amministrano la giustizia ed emanano leggi e regolamenti. Fino a pochi giorni fa i talebani pachistani hanno continuato a chiudere scuole soprattutto femminili e hanno impedito alle donne qualsiasi tipo di accesso a funzioni e compiti pubblici e privati. Il genero di Sufi Mohammed e’ il Maulana Fazlullah, capo della rivolta talebana violenta anti governativa per l’ottenimento della sharia. Fazlullah e i suoi uomini si sono resi protagonisti di una serie di attentati e crimini contro il governo e a maggio scorso avevano gia’ siglato una tregua diventata poi pace e poi decaduta con il governo. Arrivato oggi in visita a New Delhi, l’inviato speciale americano per il Pakistan e l’Afghanistan Richard Holbrooke ha detto che i taleban che controllano la valle dello Swat in Pakistan rappresentano un nemico comune per gli Usa e l’India, oltre che per lo stesso Pakistan.
Si pachistano alla Sharia nella valle dello SWAT
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