96enne vende la sua Fiat di 55 anni per comprare la Nano

Una donna indiana di 96 anni, ha venduto la sua vecchia auto FIAT per potersi comprare la Tata Nano. Homai Vyarawala e’ una celebrita’ in India, essendo la prima fotoreporter donna del paese. Scatta foto da quando l’India non era ancora una repubblica, e tra i suoi scatti, Gandhi, i primi ministri Jawaharlal Nehru e Indira Gandhi, diversi presidenti e dignitari stranieri. La donna ha riferito che la sua Fiat e’ stata importata via mare direttamente dall’Italia 55 anni fa. Ha sempre funzionato bene, ma adesso trova difficile reperire pezzi di ricambio, e cosi’ ha venduto la vecchia auto ad un appassionato antiquario di Mumbai. E, con il ricavato della vendita, ha deciso di partecipare alla lotteria per l’aggiudicazione delle prime micro car della Tata, l’auto piu’ economica del mondo da 1600 euro. Homai vive da sola e ha detto che aspettera’ tutto il tempo necessario per ottenere la Tata Nano. Non vuole favoritismi, ne’ per l’eta’ ne’ per la sua storia professionale, tanto che ha annunciato di non voler approcciare Ratan Tata, il patron della casa automobilistica, che conosce personalmente, per ottenere l’auto prima o essere aiutata nella lotteria. ”Ho tutto il tempo che voglio, posso aspettare l’esito della lotteria o che la mia auto esca dalla fabbrica insieme alle altre”, ha detto la fotoreporter.

2 commenti

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2 risposte a “96enne vende la sua Fiat di 55 anni per comprare la Nano

  1. Per la serie viva l’ottimismo! Questa a 96 anni dice che si puo’ permettere il lusso di aspettare? Ma poi come fa ad avere ancora patente? Ah gia’, siamo in India…

  2. mimmo torrese

    Basta avere i requisiti previsti dalla legge ed anche in Italia si può mantenere la patente. Centenari che guidano anche da noi ce ne sono tanti. Ultimamente uno di questi ha interessato il tg1. Guida una fiat cinquecento degli anni 90, e a quanto ho potuto vedere guida molto meglio di tanti altri connazionali più giovani. E’ chiaro che vive in un piccolo centro, anche se poi alcuni mesi dopo dichiarò che avrebbe lasciato il volante per evitare di commettere incidenti in caso di malore.

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