Il Bjp, il partito nazionalista hindu’, ha candidato alle prossime elezioni in India, per un collegio dello stato orientale dell’Orissa, due persone implicate in azioni violente contro cattolici. Manoj Pradhan e’ in carcere perche’ considerato tra i maggiori responsabili degli attacchi contro la comunita’ cristiana di Kandhamal, nell’Orissa, che nell’agosto scorso hanno fatto oltre 70 morti, costringendo oltre diecimila famiglie a lasciare la citta’ e scappare nelle foreste, per paura delle violenze induiste. Pradhan sara’ candidato proprio nel distretto di Kandhamal. I leader del partito nazionalista, che basano il loro manifesto politico sull’hindutva, la protezione dell’identita’ e della religione indiana, hanno annunciato la sua candidatura perche’, secondo loro, l’uomo e’ stato arrestato e condannato sulla base di false accuse. Nello stesso stato, ha presentato la sua candidatura come indipendente nelle fila del partito nazionalista, anche Dara Singh, condannato per l’uccisione del missionario protestante australiano Graham Singh nel 1999. L’uomo e’ in carcere condannato alla pena di morte poi commutata in ergastolo, quindi non potra’ partecipare alle elezioni poiche’ la legge indiana prevede l’ineleggibilita’ per coloro che sono stati condannati a pene che prevedono piu’ di due anni di carcere. Ma il segnale politico e’ forte. Dera Singh dieci anni fa guido’ il gruppo di fondamentalisti che brucio’ vivi nella loro roulotte in Orissa il missionario Staines e i suoi due figli di sei e dieci anni.
Ma cosa dici? Ci dev’essere senz’altro un errore… l’India e’ la piu’ grande democrazia del Mondo, e’ il paese della tolleranza, dei sorrisi e dei colori…
Ma allora non hai letto il libro di Rampini??