Domani quinta ed ultima fase delle elezioni indiane

Si svolgera’ domani la quinta ed ultima fase delle elezioni indiane, il cui risultato sara’ reso noto il 16 maggio. Oltre 19 milioni di elettori saranno chiamati ad eleggere gli ultimi 86 parlamentari dei 543 eletti (due vengono scelti dal presidente) che faranno parte della Lokh Saba, la camera bassa del parlamento indiano. Si votera’ in 9 tra stati e territori dell’unione: Jammu e Kashmir, Himachal Pradesh, Punjab, Uttarakhand, Puducherry, Chandigarh e soprattutto in West Bengala, Tamil Nadu e Uttar Pradesh, il cui risultato sara’ determinante per definire le alleanze per il nuovo governo indiano. Questi ultimi tre stati, infatti, potrebbero decidere le sorti delle elezioni e consegnare il paese o al partito del Congresso di Sonia Gandhi o al Bharatiya Janata Party, il partito nazionalista hindu che ha gia’ governato il paese prima dell’attuale governo. Tra gli scommettitori, il partito della Gandhi e’ dato per favorito, anche se il BJP e’ in rimonta rispetto alle fasi precedenti. Secondo gli analisti, nessuno dei grandi partiti riuscira’ ad ottenere i 272 seggi necessari per governare autonomamente, dovendo cosi’ fare ricorso alle alleanze. Alcune sono gia’ scritte, su altre si sta lavorando. E proprio i risultati di domani potrebbero dare qualche sorpresa. In Tamil Nadu, ad esempio, sara’ determinante la rivalita’ fra l’ex primo ministro Jayalalitha, capo dell’All India Anna Dravida Munnetra Kazhagam (AIADMK), e l’attuale primo ministro Karunanidhi a capo del Dravida Munnettra Kazhagam (DMK). La prima era alleata con Sonia, con la quale ha avuto dissidi che hanno portato alla rottura dell’alleanza a favore di quella con il DMK. Il BJP, a questo punto si e’ rivolto all’AIADMK per tentare un’alleanza. Situazione incerta anche in West Bengala, dove il risultato dei comunisti potrebbe far recedere il Congresso dal proposito di non allearsi con loro, dopo che in questa legislatura i comunisti hanno abbandonato l’appoggio esterno al governo del Congresso a seguito della firma dell’accordo nucleare con gli USA. E domani si votera’ anche nello stato piu’ popoloso dell’India, l’Uttar Pradesh, nel quale 10 dei 14 collegi in cui si andra’ alle urne, sono a maggioranza musulmana. E il voto di questi potrebbe essere importante, perche’ il BJP ha spesso fatto una campagna anti musulmana. Tra i candidati importanti che cercheranno gloria domani, l’attuale ministro dell’interno ed ex ministro delle finanze Palanippam Chidambaran, considerato uno dei piu’ importanti esponenti del Congresso; Varun Gandhi e sua madre Maneka, figlio e vedova di Sanjay Gandhi, secondogenito di Indira, entrambi candidati per il BJP contro i loro parenti Sonia e Rahul. E per spingere la gente al voto, i negozianti offrono sconti. A Khan Market, uno dei piu’ importanti mercati di Delhi, i negozianti offrono il 10% di sconto a coloro che mostrano sul dito indice il segno con inchiostro indelebile che attesta il voto.

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