Il primo ministro indiano, Manmohan Singh, ha presentato la lettera di dimissioni sua e del suo governo al presidente della Repubblica Indiana Pratibha Patil. Come di prassi, due giorni dopo la proclamazione degli eletti, il primo ministro ha tenuto l’ultima riunione del gabinetto governativo ricevendo da ogni ministro la lettera di dimissioni. A queste ha unita la sua e le ha portate al presidente indiano. Seguendo la consuetudine, al governo e’ stato chiesto di continuare fino a quando non sara’ formato il prossimo. Domani il comitato centrale del partito del Congresso dovrebbe confermare la nomina di Manmohan Singh come leader del gruppo parlamentare mentre Sonia Gandhi come presidente del partito. Questa e’ il primo passo formale verso l’affidamento da parte del presidente Patil a Manmohan Singh di formare il nuovo governo. Il prossimo 20 o, meglio il 22 maggio, come cinque anni fa, potrebbero essere le date del giuramento. Il 21 e’ stato escluso perche’ ricorre l’anniversario della morte di Rajiv Gandhi.
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Ciao, inviato da Tuttoqua, volevo chiederti il tuo parere sui risultati delle elezioni indiane e come vedi il futuro del paese, che mi interessa molto anche se lo conosco poco essendoci stato solo una decina di volte tra lavoro e turismo
Caro Enrico, oggi partecipo ad una tavola rotonda sulle elezioni e così confronto le mie idee con quelle degli altri. Metterò un post. Per il momento posso dirti che mi aspettavo, come tutti, una vittoria di Sonia, ma non così grossa. Ciò avvalora sempre di più la mia tesi che in India si vota per casta, appartenenza, gruppo, religione, si vota Gandhi. Anche perchè le performance del governo Singh non erano state così eccellenti, soprattutto pe ri poveri, da garantire un successo così alto. Ciao e grazie.