Shah Rukh Khan è un attore famoso di Bollywood. Dopo la megastella Amitabh Bachchan, la leggenda vivente, Khan è l’attore più noto. In patria, ovviamente, o comunque tra gli appassionati di Bollywood e tra i tanti indiani nel mondo. In ogni caso è famosissimo e può contare su un pubblico numeroso, non foss’altro per i grossi numeri dell’India. SRK, come è conosciuto in patria, oltre ad essere un attore famoso, è anche il proprietario della squadra di cricket di Calcutta. Insomma, amato da tutti.
Cosa è successo a SRK? Stava transitando per gli USA dove si stava recando per un contratto. Atterrato a Newark in New Jersey, SRK e’ stato fermato dalle autorità di immigrazione. Non sono bastati i documenti. Secondo quanto lo stesso attore ha raccontato alla televisione, gli agenti gli avrebbero detto che il suo cognome è troppo comune fra coloro che sono segnalati per diverse cose, e che avrebbe dovuto contattare qualcuno che poteva garantire per lui e la sua identità. E così, è stato trattenuto un paio di ore in una stanza dove, dice lui, c’erano altre persone, molte musulmane come lui, che gli hanno anche chiesto l’autografo.
La cosa ha destato scandalo, anche se l’attore ha ribadito che nessuno gli ha chiesto le impronte digitali e lui è stato ospitato in questa stanza. Ma l’India si è rizelata, i fan si ribellano. Qualche giorno fa era successa una cosa simile ma a Delhi e all’ex presidente indiano Kalam, che è dovuto passare come tutti i cittadini comuni, sotto i controlli di sicurezza.
Io vorrei dire a SRK: caro signore, tu hai sicuramente più fan di Tony Tammaro (anche se non credo che vali di più), ma solo perchè i tuoi fan, sono tutti circoscritti e collegati ad un paese secondo al mondo per numero di abitanti. La stessa cosa poteva accadere all’attore più famoso in Cina che nessuno conosce in occidente. Si, mi puoi dire, sei stato fermato solo perché sei un Khan, musulmano. E’ vero. C’è sicuramente una fobia secondo molto non ingiustificata. Converrai che dopo l’11 settembre qualcosa è cambiato nel rapporto con i musulmani, soprattutto negli USA. Certo, ti saranno girate le p@@@e perché invece di stare nella tua bella e fichissima lounge che piacciono tanto anche al mitico AF (aka da 1 a 15) – non vi dirò mai chi è – ti hanno messo in una anonima stanza con fan adoranti. Ma è quello che passano i comuni mortali ai quali, ti ricordo, appartieni pure tu. Con la differenza che hai un talento indiscusso che ti frutta soldi e fai sognare tante persone. Ma sempre ti siedi sulla tazza come uno di noi (almeno spero, o hai il bagno turco a casa?) e quando non ci sarai più, come per tutti noi di te resterà solo il ricordo. ‘A morte ‘o ssaje ched”e?… è una livella
Allora, anziché gettare acqua sul fuoco, perché non dici di essere stato contento che abbiano fatto i controlli così approfonditi perché questi controlli in fin dei conti, servono anche a garantire la tua sicurezza? Ma caro SRK, tu come tanti sei affetto da divismo. A te non possono fare nulla. Solo perché sei SRK. Come direbbero i miei amici di Saint Mary of Istanbul Square (Largo Santa Maria di Costantinopoli Torre del Greco, ndr),: ma chi te sape!
Inutile dire che sulla cosa è intervenuto il governo indiano che ha annunciato una inchiesta, ha convocato l’ambasciatore americano, tutti si sono indignati. Mi chiedo se il povero mister Mohammed Khan abitante del villaggetto dell’Uttar Pradesh si fosse trovato nella stessa situazione, il governo indiano avrebbe mosso un dito? Oggi è la festa dell’indipendenza indiana, il Primo MInistro ha tenuto il discorso alla nazione. Ma sapete qual’è la notizia di apertura dei giornali, telegiornali e siti di informazione? La vicenda SRK. C’è qualcosa che non quadra.
La superstar musulmana di Bollywood bloccata all’immigrazione. Scandalo
Scandalissimo a Bollywood. Una di quelle cose che fanno incazzare come licaoni gli indiani e dimostrano come siano stati da sempre colonizzati perché utilizzano anche loro il “lei non sa chi sono io”. Quello che sto per raccontare può succedere a chiunque , noto o meno noto, anche se forse Sean Connery o uno simile avrebbe avuto un destino diverso. Una di quelle cose che piacciono tanto all’amico Tuttoqua. Andiamo con ordine.
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S.P.Q.I.
Quello che non quadra sono gli indiani e la loro ben conosciuta ma mitica arroganza! Ciao Nello!
Caro Nello – benche’ ti dia in parte ragione, c’e’ un aspetto della questione che non tocchi….e’ possibile che i controlli anti-terrorismo in US si facciano in base alla popolarita’ del cognome! E’ come se a Napoli per trovare i camorristi, la polizia fermasse per 2 ore tutti quelli che si chiamano Esposito!!!!
Che qui (In India) ci sia la mania del “lei non sa chi sono”, sono daccordo. Tuttavia la stessa mania affligge quasi tutti i comuni mortali (inclusi i nostri compatrioti, che ho visto con i miei occhi e sentito con le mie orecchie fare esattamente lo stesso tipo di commento in piu’ di una occasione).
Che a SRK gli siano girate le balls (!) mi sembra umano, che gli agenti abbiano il diritto di fermarlo sembra normale (perche’ e’ uno come noi!), che in America ora facciano un gran casino per farti entrare e che utlizzino metodi superficiali ed inefficaci di screening mi sembra palese.
Il fatto che sia successo ad una persona di una certa fama (sebbene non per il poliziotto del NJ), rende ancora piu’ evidente quanto il sistema controlli sia stupido…non perche’ e’ SRK ma solo perche’ e’ un K!
Ciao un abbraccio forte……no doubt ora farai un’arringa difensiva di contrattacco ; – )…..ma non come quelle che mi facevi da tioso del Napoli please!!!!
Caro Luca, colgo il tuo invito ad una replica in stile “difesa del Napoli contro fortuna della Roma”. Io non ho mai detto che gli italiani non usino il “lei non sa chi sono io”, non ho mai giustificato il fatto che solo eprchè uno si chiami Khan o sia musulmano debba essere controllato, o che i sistemi americani siano efficaci. Quello che ho condannato è stato il primo atteggiamento di SRK che si è dichiarato offeso per quello che è successo, come a dire: ma come, io sono un famose attore di Bollywood e voi mi fermate? Esti, direbbe il mio amico Simone, citando il grande capo indiano (ma d’America) Esticazzi. Devo dire che il buon uomo ha fatto ammenda pochi giorni dopo forse rendendosi conto del fatto che aveva esagerato. Condanno il govenro indiano, il quale ha addirittura richiamato l’ambasciatore americano per ottenere spiegazioni. Ma quanti Khan o musulmani indiani vengono fermati negli aeroporti americani? credo tanti. E per quanti di loro si indigna e si incazza il governo indiano? solo di SRK. Questo è condannabile.
Preparatevi ad un anno di passioni. Non ce ne sarà per nessuno. Salutami la combriccola.
Anno di mal di panza…vista la penuria di danaro! voi non fate la solita partenza razzo e fine da bajaj!! a quando il derby del sud? un abbraccio
Un giudizio su Shah Rukh Khan fatto da un giornalista che scrive qual è con l’apostrofo. Mi sembra perfetto.