Il mini-attore indiano Ayush Khedekar, protagonista insieme a Rubina Ali e Azharuddin Ismail del film The Millionaire di Danny Boyle, conferma la sua vocazione artistica avendo appena accettato una nuova scrittura per un film della Coppola Productions, The Carpet Boy, diretto dal regista britannico Giles Nuttgens, e che sara’ ambientato in Pakistan. Lo scorso anno la stampa indiana aveva sottolineato che Ayush (nel film di Boyle nei panni del piccolo Jamal Malik), a differenza dei suoi compagni ritornati nella baraccopoli di Mumbai da dove provenivano, grazie alla sua appartenenza ad una famiglia molto piu’ agiata aveva piu’ possibilita’ di emergenre nel difficile mondo dello spettacolo. E cosi’ lo scorso anno ha partecipato da protagonista alle riprese del film svizzero ‘Shyam’s Secret’, diretto da Deborah Mangola, con la partecipazione di Kabir Bedi, che narra le avventura di una europea di otto anni che giunge in India e diventa amica di un enigmatico bambino locale, appunto Aysush. Nel nuovo film di cui parla l’Hindustan Times interpretera’ invece il ruolo di un bambino pakistano-schiavo liberato dalla tirannia di un padrone di una fabbrica di tappeti.
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Nuovo film per baby attore de Il Milionario
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Nuovamente abbattuta al baracca della baby star de Il Milionario
Le autorita’ di Mumbai hanno demolito stamattina la baracca nella quale viveva Rubina Ali, la piccola star del film vincitore di premi Oscar Slumdog Millionnaire (Il Milionario). Lo riferisce la televisione indiana. Rubina viveva nella baraccopoli di Garib Nagar nella capitale economica dell’India. Qui fu scelta dal regista del film, Danny Boyle, per recitare nel film vincitore di otto premi Oscar nel ruolo della protagonista, Latika, da bambina. Stamattina le ruspe delle autorita’ municipali di Mumbai hanno demolito la sua baracca ed altre, che si trovavano su una linea ferroviaria. E’ la seconda volta che la bambina vede la sua casa demolita: era gia’ successo a maggio e il padre della bambina si era trasferito con la famiglia e la baby star nella baracca demolita oggi. In verita’, dopo il successo del film, il comune di Mumbai e la stessa produzione del film avevano proposto due case per Rubina e la famiglia, non una baracca ma una casa in mattoni, ma il padre della baby star l’ha rifiutata dicendo che non piaceva loro il posto dove si trovava.
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Regista de Il Milionario stanco delle continue richieste economiche dei baby attori
Danny Boyle, regista del Il Milionario, film che ha vinto otto premi Oscar, si e’ dichiarato ‘stanco’ delle continue richieste economiche dei suoi baby attori presi dalle baraccopoli di Mumbai. Lo scrive da Londra l’agenzia di stampa indiana Press Trust of India. Secondo l’agenzia, le famiglie di Rubina Ali e di Azharuddin Ismail continuano a chiedere soldi al regista e alla fondazione da lui realizzata a Mumbai, nonostante abbiano gia’ ricevuto soldi. In particolare, i familiari di Azharuddin, hanno chiesto a Boyle tramite la sua fondazione ‘Jhai Ho’, dal nome della canzone del film, soldi per un’auto, mentre quelli di Rubina hanno chiesto 48000 dollari oltre agli 80000 gia’ avuti per l’acquisto di una casa. Doyle, che si trovava in India per seguire i lavori della fondazione caritatevole e per organizzare nuovi progetti, secondo quanto riferisce l’agenzia indiana, avrebbe lasciato il paese a seguito delle continue richieste dei ragazzi. All’indomani del successo de Il Milionario (Slumdog Millionaire in lingua originale), i baby attori reclutati nelle baraccopoli, si lamentarono con la stampa di non essere stati pagati il giusti dalla produzione. Per questo motivo, Boyle, regista anche di Trainspotting, realizzo’ con la produzione del film, una fondazione caritatevole a Mumbai per aiutare questi ragazzi. I quali, hanno gia’ ricevuto soldi, ma non hanno mai smesso di chiederne altri, come oltre 35000 dollari per una assicurazione sanitaria per tutta la famiglia.
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Omosessualità tabù anche al cinema
Un grazie all’amico Marco Restelli, esperto di cinema indiano, che ha contribuito a schiarirmi le idee sull’argomento cinematografico.
L’omosessualità, oltre che un reato, è sempre stato anche un tabù in India. Non solo nella vita comune, ma anche in quello che è la massima espressione e rappresentazione della società indiana, il cinema di Bollywood. Nessun film dell’industria cinematografica indiana ha mai affrontato il problema se non di striscio, rappresentato principalmente dagli hijras, nome che in passato indicava gli eunuchi di epoca imperiale e che ora indica invece i transessuali. Water, il film sulle giovanissime vedove indiane di epoca gandhiana, uscito nel 2005 e girato da Deepha Metha con una produzione canadese, fu avversato in India anche perché toccava l’argomento omosessualità. La protagonista del film, che ricevette una nomination come miglior film straniero agli Oscar del 2007, nella pellicola stringe amicizia con un hijras. Un altro hijras, ha un importante ruolo nel film epico Jodhaa Akbar del 2008, che racconta la vita dell’imperatore moghul Akhbar e di sua moglie Jodha. In Dostana, commedia del 2008, due giovani indiani si fingono gay per affittare insieme un appartamento a Miami, ma vengono scoperti quando entrambi si innamorano della loro coinquilina. In India gli hijras sono al contempo venerati e temuti. Portano il nome degli eunuchi che un tempo erano al servizio dei re, ma sono oggi veri e propri emarginati, transessuali che girano per strada chiedendo l’elemosina e cacciando il malocchio. Sono però richiesti a cerimonie come battesimi e matrimoni perché, essendo stati sfortunati nella vita, si pensa attirino su di sé la potenziale sfortuna, sottraendola così al bambino o agli sposi.
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Presto nuove case per i baby attori del Milionario
I baby attori del film premio Oscar ”Il Milionario” avranno nuove case dopo che le loro baracche, a Mumbai, sono state demolite dal comune. Lo ha riferito in un comunicato stampa il Maharashtra Housing and Development Authority (Mhada), l’ente dello Stato centrale indiano del Maharashtra dove si trova Mumbai, responsabile dello sviluppo abitativo. Qualche settimana fa, le baracche in cui vivevano Azharuddin Mohammed Ismail e Rubina Ali Qureshi nello slum (baraccopoli) di Garib Nagar, nel quartiere Bandra di Mumbai, sono state abbattute dalle ruspe. Gia’ nel mese di febbraio, il presidente dell’MHADA, Amarjeet Singh Manhas, aveva promesso nuove case ai baby attori, come ricompensa al lustro che avevano recato al paese nel recitare nel film che ha vinto otto premi Oscar. Ma la promessa di Manhas e’ rimasta tale, in quanto, con le imminenti elezioni, avrebbe violato il codice di condotta elettorale. Ora Manhas ha comunicato che l’autorita’ della quale e’ presidente potra’ dare una casa ai due baby attori prima dell’arrivo del monsone. Azharuddin, che nel film interpretava Salim da piccolo e Rubiuna, che invece interpretava Latka da bambina, avevano visto le loro case demolite rispettivamente il 16 e il 20 maggio scorso. Entrambi hanno ricevuto diverse promesse di denaro e aiuti, ma nonostante la fama, continuano a vivere nella baraccopoli e nell’indigenza.
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Abbattute altre case dei baby attori de Il Milionario
Il comune di Mumbai ha abbattuto anche l’altra casa della baby attrice Rubina Ali e la polizia ha picchiato il padre, che cercava di opporsi alle ruspe. La piccola star indiana del film Il Milionario, vincitore di otto premi Oscar, quando e’ stata intervistata e’ scoppiata in lacrime, disperata perche’ non sa dove andare a dormire e perche’ il padre e’ ferito. La settimana scorsa il comune della capitale economica dell’India aveva mandato i bulldozer ad abbattere lo slum di Garib Nagar. Tra le baracche abbattute, anche quella di Azhar, l’altro baby attore del film, e quella della madre naturale di Rubina, subito accorsa sul posto e ripresa dalle telecamere mentre piangeva abbracciando sua madre. Stamattina le ruspe hanno continuato l’opera di demolizione della baraccopoli abbattendo, fra le altre, l’abitazione nella quale Rubina viveva con suo padre e con la seconda moglie di questi, Munni Qureshi, che alla televisione ha denunciato che suo marito e’ stato anche picchiato dalla polizia mentre tentava di bloccare la demolizione della casa. Nonostante il film diretto da Danny Boyle abbia vinto premi e incassato milioni di euro, la vita per i piccoli attori non e’ cambiata e dopo le riprese hanno continuato a vivere nelle baracche dalle quali sono stati scelti per girare il film. Sia il governo del Maharastra che diversi privati avevano promesso una casa ai baby attori che avevano portato lustro all’India. Ma delle case, come anche dei soldi della produzione, non si e’ vista l’ombra e i baby attori protagonisti del film continuano a vivere nello stato di indigenza nel quale si trovavano prima di venire selezionati. Di recente la piccola Rubina era gia’ finita all’attenzione delle cronache quando il settimanale britannico The News of the World ha sostenuto che il padre sarebbe stato disposto a venderla ad una coppia araba per 200mila sterline. Una notizia poi smentita dall’interessato.
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Abbattute le case dei baby attori de Il Milionario
Nonostante la celebrita’ acquisita ad Hollywood per il loro ruolo nel film The Millionaire, i bambini della baraccopoli indiana di Garib Nagar, a Mumbai, stanno vivendo un incredibile dramma perche’ le casupole in cui molti di loro vivevano, sono state rase al suolo oggi su ordine della municipalita’. Azharuddin Ismail M. Shaikh, che nel film di Danny Boyle ha interpretato il ruolo del protagonista da bambino, ha detto in lacrime all’agenzia di stampa indiana Ians che una squadra di funzionari ed operai della provincia e’ arrivata ed ha dato l’ordine di sgombero, senza alcun preavviso. In men che non si dica le ruspe sono entrate in azione ed hanno abbattuto una cinquantina di baracche del quartiere di Bandra East dove vivevano le famiglie di Azharuddin e dell’altra bambina prodigio del film, Rubina Ali Qureshi. Intervistato dall’agenzia, un responsabile del comune di Mumbai, U.D. MIstry, ha spiegato che ”noi abbiamo ricevuto dai nostri superiori l’ordine di eliminare tutto quanto era costruito illegalmente a Bandra East, e lo abbiamo fatto”. Probabilmente, ha concluso, ”anche le case di qualcuno di questi bambini divenuti celebri puo’ essere rimasta coinvolta nell’operazione odierna, ma noi dovevamo eseguire quell’ordine. Prima della stagione dei monsoni (primi di giugno) chi avra’ diritto, sara’ alloggiato altrove”. La spiegazione non ha placato la disperazione di Azharuddin: ”Adesso non sappiamo dove andare. Siamo tutti seduti a terra sotto un sole cocente. Le nostre poche cose sono state buttate fuori dalle baracche e molto si e’ rovinato. Non sappiamo neppure che cosa mangeremo oggi”. Per le famiglie dei due mini-protagonisti del film che ha ottenuto una pioggia di Oscar esiste la speranza di una soluzione piu’ degna. Il premier dello Stato di Maharashtra, Ashok Chavan, ha tempo fa promesso che dopo le elezioni, conclusesi ieri, avrebbe offerto loro nuove case dove abitare. Da quando The Millionaire e’ stato presentato nelle sale, i bambini protagonisti sono stati al centro di numerose polemiche, con accuse di sfruttamento rivolte alla produzione del film ”colpevole” di aver guadagnato cifre astronomiche grazie allo sfruttamento, poco remunerato, dei bambini indiani. Di recente, infine, la piccola Rubina e’ finita all’attenzione delle cronache quando giornalisti del periodico britannico The News of the World ha sostenuto che il padre sarebbe stato disposto a venderla ad una coppia araba per 200mila sterline. Una notizia pero’ poi smentita dall’interessato.
fonte: Ansa
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Rubina Ali dalla polizia per la faccenda della vendita
Sono stati convocati oggi dalla polizia di Mumbai Rubina Ali, la piccola star del film premio Oscar Il Milionario, e suo padre Rafiq Qureshi. I due sono stati interrogati sulla notizia della vendita della bambina in adozione da parte del padre a due falsi sceicchi di Dubai, in realta’ due giornalisti del giornale inglese News of the World. Padre e figlia sono stati chiamati dalla polizia dopo la denuncia della madre naturale della piccola star, Khurshid, che lamenta di non essere stata interpellata nella richiesta di adozione. A quanto riferiscono i media indianni il padre, con l’avallo di Rubina, ha ribadito alla polizia di non aver mai voluto dare in adozione la bambina, che era falso che avesse chiesto soldi alla coppia di sceicchi e che invece ai due aveva solo chiesto un aiuto per il futuro della bambina. Intanto, oltre alla mamma naturale, anche tutti i parenti della bambina, di ogni ordine e grado, hanno bussato alla porta della baracca di Mumbai dove Rubina vive insieme al padre e alla moglie di questi, oltre ad altri parenti. Tutti vogliono spartirsi una fetta della torta del valore della bambina, tutti cercano di guadagnare qualcosa. E cosi’ all’esterno della baracca di Gharib Nagar, nel quartiere di Bandra a Mumbai, si sono creati due partiti fra i parenti, quelli pro madre naturale e quelli che invece sono a favore del padre della piccola attrice. Questi ultimi stanno facendo di tutto per farsi intervistare in televisione e confermare quanto bene stia Rubina con il padre, forse sperando che la realizzazione dell’adozione o di altri progetti legati alla bambina attrice possa portare anche a loro soldi. Rubina intanto e’ stata avvicinata per girare uno spot pubblicitario con Nicole Kidman.
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Baby attrice de Il Milionario in vendita
Di nuovo dinanzi ai riflettori Rubina Ali, la bambina di nove anni star del film vincitore di otto premi Oscar Il Milionario. Un giornale inglese, News Of The World, ha scritto stamattina, pubblicando anche un video, che il padre della bambina attrice, Rafiq Qureshi, avrebbe tentato di vendere Rubina ad una coppia di sceicchi di Dubai, che in realta’ erano due giornalisti del tabloid britannico. Il padre ha smentito la volonta’ di ‘vendere’ sua figlia, ammettendo di essere stato avvicinato da una coppia di arabi che si erano detti pronti ad adottare la piccola perche’ senza figli. I due falsi sceicchi, si sarebbero visti chiedere prima 50000 pounds e poi, il giorno dopo ad un incontro successivo, 200000 pounds, quasi 230 mila euro. L’aumento era dovuto all’alto valore della bambina che, come ha detto lo zio dell’attrice ai due ”ora e’ una bambina speciale, perche’ e’ una bambina da Oscar”. Rubina, suo padre Rafiq e la sua matrigna Munni, insieme a tutti gli altri membri della famiglia, vivono ancora nello Slum di Garib Nagar, la baraccopoli di Mumbai dalla quale e’ partita fino ad arrivare al red carpet di Hollywood. Rafiq e lo zio Mohaddin Rajan, che ha lavorato come mediatore sia con i talent scout della produzione de Il Milionario sia con i due falsi sceicchi, hanno detto oggi alla televisione indiana che hanno accettato di vedere la coppia venuta da Dubai con l’idea di poter assicurare un futuro alla bambina, secondo loro abbandonata da quelli della produzione. Rafiq ha detto alla televisione, poi subito confermato dalla piccola attrice, che lui e’ stato chiaro con i due arabi, questi potevano aiutare ala bambina e venirla a vedere quando volevano, ma non l’avrebbe mai data in adozione. Lui si e’ detto orgoglioso di sua figlia, ”e’ la mia ragione di vita” ha detto alla televisione NDTV, mentre sua figlia Rubina sulle ginocchia del padre diceva di amare i genitori. Rafiq ha detto che, non capendo cosa dicessero i due arabi, ha risposto sempre di si, e non credeva di creare questa situazione. E non ha perso occasione per denunciare lo stato di abbandono nel quale si trova la sua famiglia nonostante le promesse, poi mai rispettate, della produzione del film premio Oscar. ”Ci avevano promesso soldi, aiuti – ha detto Rafiq alla televisione – invece viviamo sempre nella stessa stanza. Io guadagno al massimo 2 euro al giorno, dormiamo in sette per terra. La produzione ci ha sfruttati e si e’ dimenticata di noi”. L’uomo ha detto di aspettare il termine delle elezioni politiche in corso in India perche’ un politico gli ha promesso una nuova casa, visto che sua figlia ha portato lustro all’India. Ma ha detto che non si allontanera’ mai da sua figlia, anche se dovessero diventare ancora piu’ poveri. Già l’altro baby attore del Milionario era stato sotto i riflettori dopo l’Oscar, per essere stato maltrattato dal padre.
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Su Barah Aana e la corretta informazione
Premetto che non ho nulla contro Violante Placido e il film che ha girato in India, Barah Aana, che è anche carino. Anzi, ce ne fossero di iniziative del genere. Ho sentito e letto però le cose più disparate su questo film, e tutte quelle che ho sentito non son proprio corrette. Lo hanno spacciato per una coproduzione italo-indiana, hanno vantato che la Placido fosse la prima ad aver girato in India.
La questione sta in questi termini. Il film è un film totalmente indiano, in hindi, niente coproduzione italo-indiana. Non lo è perché non c’è nessuna casa di produzione italiana dietro che ha messo i soldi. Non c’è nessun produttore dietro che ha messo i soldi. Nel cast tecnico figura una valente professionista italiana che ha lavorato nel film come produttrice esecutiva. Sia il produttore che il produttore esecutivo in inglese si chiamano producer. E qui sta l’equivoco. Nel primo caso, il produttore è quello che materialmente rischia finanziariamente, ci mette soldi, investe di suo, guadagna o (come il più delle volte accade) perde. Il secondo, il produttre esecutivo, è invece colui che gestisce le riprese, che cerca di ottimizzarle per ottimizzarne i costi. E’ un dipendente, come tale stipendiato, non investe di suo se non nel lavoro.
Nel film in questione, dicevo, c’è una produttrice esecutiva italiana. Brava, per carità, ma produttrice esecutiva. Lei tra l’altro, è riuscita a portare la Placido nel film e a trovare uno sponsor italiano, la Lavazza, il cui logo figura anche nel manifesto. All’inizio del film, i protagonisti bevono litri di caffè lavazza. Una cosa che in Italia non è proprio permessa.
Il secondo punto è che questo film non può essere la risposta a Milionaire, semplicemente perché di risposte ce ne sono state diverse. Barah Aana non è il primo e non sarà l’ultimo film indiano che parla di slum, di persone che escono dagli slum, di ambientazioni del genere. E non è neanche il primo del filone della commedia neorealista indiana, in termini diversi dai film più propriamente e canonicamente definiti di Bollywood, cominciata negli anni 60 in India.
Violante Placido non è la prima né l’ultima attrice italiana ad aver girato in India, come del resto ci sono stati diversi attori/attrici indiani ad aver girato in Italia in film italiani.
Ripeto, ben vengano operazioni del genere, ma bisogna definirle per bene. Questa mi sembra un po’ troppo pubblicitaria.
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