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Gay israeliani prendono bambina indiana nata da utero in affitto

Una coppia di omosessuali israeliani ha adottato una bambina indiana nata dal seme di uno dei due e partorita da una madre surrogata. Lo ha riferito oggi il Times of India. I due gay, Yonatan di 30 anni e Omer di 31, uno dei quali e’ leader in Israele di un movimento per i diritti degli omosessuali, hanno deciso di venire in India perche’, scrive il giornale, e’ il solo Paese al mondo, oltre agli USA, che concede la possibilita’ anche agli omosessuali di usufruire di una madre surrogata. Ma l’India costa di meno, cosi’ i due hanno deciso di andare a Mumbai per avere il loro figlio. Il caso sta suscitando dubbi e proteste, perche’ la legislazione indiana da una parte prevede la possibilita’ anche per un singolo di adottare un bambino, ma dall’altro vieta l’omosessualita’ che ritiene un reato, con la possibilita’ di condannare all’ergastolo per sodomia gli omosessuali. Anche sul nascituro – Evyatar, che in ebraico significa ”con due padri” – ci sono problemi legali perche’ non e’ chiaro quale nazionalita’ prendera’. L’India sta diventando una nuova frontiera per gli uteri in affitto, grazie alla numerosa offerta e ai bassi costi, anche se non c’e’ ancora una legislazione a riguardo. Nel solo Stato del Gujarat sono talmente tante le donne che affittano il proprio utero a coppie sia straniere sia indiane, che la citta’ di Anand e’ stata ribattezzata capitale mondiale dell’utero in affitto. Anche le coppie omosessuali hanno trovato in India un eldorado. Dal 2005 in una sola clinica di Mumbai 40 coppie straniere di omosessuali hanno avuto un bambino grazie ad un utero in affitto.

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Al via le adozioni dal Nepal

Il governo nepalese ha deciso di riaprire alle associazioni di 10 paesi stranieri impegnate nelle adozioni internazionali. Coppie di Italia, Spagna, Germania, Francia, Svezia, Danimarca, Belgio, Norvegia, Stati Uniti e Canada, potranno ora di nuovo fare domanda per adottare un bambino nepalese attraverso 58 agenzie internazionali riconosciute dal governo nepalese. Il governo aveva chiuso alla possibilita’ di adozioni internazionali a maggio dell’anno scorso dopo che c’erano state denunce di compravendita di minori. Una bambina nepalese fu dichiarata orfana per darla in adozione, ma poi si scopri’ che aveva i genitori ai quali era stata pagata una cifra per permetterne l’adozione internazionale. Ogni adozione sara’ vagliata a fondo da un apposito comitato, la cui istituzione e il cui regolamento e’ stato approvato a marzo. Secondo i nuovi regolamenti governativi, otto associazioni internazionali che avevano chiesto di poter operare in Nepal non sono state autorizzate. Il governo ha anche deciso un nuovo censimento dei bambini ospitati nei 37 orfanotrofi del paese. Fino ad ora sono 2244 i bambini nepalesi adottati da stranieri dal 2000, anno nel quale il Nepal ha permesso l’adozione internazionale.

Per maggiori informazioni sulle adozioni internazionali, vi consiglio di rivolgervi all’associazione Ariete che conosco molto bene e so che operano bene.

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