Archivi tag: cibo

Riconciliarsi con la vita

A me basta poco, dopo i problemi patiti in India dei quali egregiamente racconta il grande Tuttoquà, riconciliarmi con la vita. Certe volte i casini indiani fanno uscire il peggio di te stesso, facendone pagare le conseguenze a chi ti sta intorno. Il mio lavoro mi porta spesso a viaggiare, quindi a prendermi pause dall’India, necessarie per non esplodere e emulare Michael Douglas in Un Giorno di Ordinaria Follia.
In questi giorni mi trovo a Trieste a seguire la conferenza sulla droga, prima di volare a Bruxelles per il consiglio europeo. Bella città Trieste, non a caso la chiamano la Napoli del nord. E lo è non solo per il mare, ma anche per la gente.
Ieri sera mi sono riconciliato col mondo, operazione necessaria per essermi straincazzato a causa di un’agenzia che qui avrebbe dovuto organizzare le cose ed in invece non ha fatto nulla.
Mi hanno indicato una trattoria, La Sacchetta, il cui nome per me non è proprio indicativo di un posto buono (chiedo ai miei traduttori dal napoletano all’italiano di spiegare il perché). Ma qui sacchetta significa piccolo approdo, per cui va bene.
Ho mangiato:
Spaghetti a vongole (Simone, da noi si dice così) rigorosamente bianchi, frittura di pesce (calamari e sarde cotte in due modi diversi), una birra, pane e coperto per un totale di 21 euro. Molto meno di quanto spendo a Delhi.
I piatti erano ottimi, leggermente troppo cotta la pasta (a me piace quasi cruda), ma pesce fresco e buono.
Per la gioia (o l’invidia di tuttoquà e della tuttoquà girl) pubblico sotto le foto dei piatti.
dsc00023

dsc00024

Piazza Unità d'Italia a Trieste

Piazza Unità d'Italia a Trieste ieri sera con la luna piena

15 commenti

Archiviato in Diario indonapoletano

Proteste in India e Pakistan per aumento prezzo cibo

Proteste nel Parlamento indiano a causa dell’aumento dei prezzi nel paese. Un gruppo di parlamentari appartenenti al BJP (Bharatiya Janata Party), il principale partito di opposizione, ma anche ad alcuni partiti minori, hanno protestato stamane urlando slogan contro l’attuale governo, accusandolo di “essere totalmente inutile, non essendo stato in grado di fermare l’inflazione”. Anche alcuni esponenti dei partiti comunisti che appoggiano dall’esterno la coalizione di maggioranza sono sfilati in corteo, prima della seduta in parlamento, per protestare contro l’aumento dei prezzi. L’inflazione in India nelle ultime settimane ha raggiunto livelli altissimi, arrivando al 7,41% e causando serie tensioni politiche e sociali, con manifestazioni di piazza da parte di cittadini che non riescono più a comprare il cibo. Il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Chidambaram, ha cercato di placare le proteste, assicurando che presto verranno adottate misure idonee. “Non so ancora esattamente quando la Commissione sui prezzi si riunirà – ha detto Chidambaram – ma appena lo farà certamente verranno presi provvedimenti contro l’inflazione e per il contenimento dei prezzi”. Prezzi ed inflazione in aumento anche in Pakistan, dove il governo sta pensando di raddoppiare quest’anno le importazioni di grano e imporre una tassa sulle esportazioni di riso. A causa infatti del vertiginoso aumento dell’inflazione, che è arrivata al 14,12% a marzo (la percentuale più alta negli ultimi 13 anni) Islamabad potrebbe decidere di scoraggiare le vendite all’estero, aumentando invece le importazioni anche per evitare rischi di carenze di approvvigionamento.Lo scorso anno il Pakistan ha prodotto 5,4 tonnellate di riso e ne ha esportate 3,1 tonnellate. Secondo Najib Balagamwalla, capo del dipartimento del Commercio Marittimo, il Paese deve almeno raddoppiare l’importazione di grano in quanto la produzione locale, a causa di fattori ambientali e sociali, potrebbe subire quest’anno un deciso rallentamento. “Siamo all’inizio della stagione – ha detto Balagamwalla – ma siamo già in piena crisi. Dobbiamo importare almeno 3,5 milioni di tonnellate di grano quest’anno per farvi fronte”.

Lascia un commento

Archiviato in Diario dal subcontinente, Rivolte terzomondiste, Vita indiana