In India il dilagare dell’uso dei telefonini cellulari ha spinto i responsabili del Jamia Ashra-ul-Madaris, un istituto di studi musulmani operante da 40 anni nella citta’ vecchia di Kanpur, nello stato dell’Uttar Pradesh, ad approvare limitazioni e proibizioni in coerenza con la sharia (legge islamica). Lo riferisce la stampa di New Delhi. In particolare, i saggi islamici hanno esortato i credenti a non usare come suoneria gli ”aayat” (versetti sacri del Corano), perche’ ”vanno ascoltati per esteso” e non vanno interrotti quando l’interlocutore risponde alla chiamata. L’interruzione di un versetto, hanno assicurato gli Ulema, significa per i credenti un ”gunah” (peccato). La seconda raccomandazione e’ quella di spegnere del tutto l’apparecchio e di non utilizzare nemmeno la funzione ”vibrazione” durante le preghiere (”namaz”) quotidiane. Infine i saggi esortano ad evitare di portare il telefonino nel ”baitulkhala” (gabinetto).
fonte: Ansa