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Niente carta di identità a donne in burqa

Niente carta di identita’ per le donne musulmane che portano il velo che copre il viso. Lo ha deciso la Suprema Corte indiana. La decisione e’ arrivata dopo il ricorso di un uomo musulmano il quale non voleva che sua moglie venisse fotografata per la carta di identita’ in quanto la foto violerebbe l’Islam e il diritto fondamentale di praticare e professare la propria religione. La corte ha detto che se le donne non devono essere fotografate, significa che non vogliono andare in pubblico, di conseguenza non possono essere candidate e neanche esercitare il diritto di voto, perche’ una donna in burqa non potrebbe essere riconosciuta, come neanche una in niqab, il velo che lascia solo la fessura per gli occhi. Per la corte, una foto identificativa non puo’ essere presa alla donna che non vuole togliere burqa, niqab, o altro velo coprente. Il ricorso dell’uomo partiva dal presupposto che secondo il Corano e la tradizione, solo il marito puo’ vedere il viso della propria moglie, in base alla regola del purdah. Per Il ricorrente, le donne musulmane non sono contro le carte di identita’ o il loro diritto al voto, ma contro la pratica di mostrare il loro volto a tutti su documenti pubblici. La sentenza della suprema corte sta gia’ provocando proteste negli ambienti radicali musulmani, che non vogliono perdere le proprie tradizioni e regole, appellandosi al diritto costituzionale indiano di rispetto delle regole di ogni religione.

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Rakhi ha scelto Elesh e non me

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Rakhi Sawant

E’ terminato ieri sera uno degli show televisivi piu’ seguiti nella televisione indiana, durante il quale una nota e chiacchierata attrice di Bollywood ha cercato e trovato l’uomo della sua vita, tra 12515 pretendenti. Lo show, Rakhi ka Swayamvar, disegnato intorno all’attrice indiana Rakhi Sawant,  una delle piu’ belle e fuori dagli schemi indiani, si e’ portato dietro una serie infinita di polemiche. Non sono stati pochi gli appelli al boicottaggio e le manifestazioni di protesta da parte di gruppi fondamentalisti indu’ e da parte di tradizionalisti, per i quali non e’ accettabile che da uno show televisivo venga scelto il marito per una ragazza. In India, il 90% dei matrimoni viene ancora combinato dalle famiglie ed e’ impensabile ai piu’ che una donna, per lo piu’ gia’ ritenuta troppo emancipata come Rakhi (conosciuta anche per foto in pose sexy

Rakhi Sawant

Rakhi Sawant

tanto da farla diventare una delle piu’ cliccate in internet), possa aprire una gara in televisione per trovare marito. I matrimoni si organizzano ancora sui giornali, dove ci sono gli annunci divisi per casta, religione ed etnia. Dopo 26 episodi e 16 contendenti finali, ieri la mano di Rakhi era contesa da tre aspiranti mariti: due giovani di Delhi e uno del Gujarat ma che risiede in Canada a Toronto. Ha vinto quest’ultimo, Elesh Parujanwala che, vestito con gli abiti tradizionali e indossato il turbante da sposo, ha celebrato, al termine della puntata trasmessa da un hotel di Mumbai ma ancora dinanzi alle telecamere e sotto i riflettori, il fidanzamento con Rakhi. L’attrice si e’ dichiarata molto contenta, in quanto sin dal primo giorno era rimasta colpita da Elesh. Ora i due, ha detto alla stampa Rakhi, dovranno conoscersi lontano dalle telecamere e decidere per il matrimonio, anche se lei e’ subito disponibile a sposarlo, ovviamente in uno studio televisivo. Rakhi non e’ nuova alle polemiche e agli scandali.

Rakhi Sawant

Rakhi Sawant

Nata 31 anni fa a Mumbai da una famiglia hindu, sin da ragazza decise di darsi al cinema. Per farlo pero’ dovette sfidare la volonta’ del padre – un funzionario di polizia – che riteneva ‘disonorevole’ la professione di attrice in quei film. Esasperato dalle pose e dai servizi fotografici sexy della figlia il padre fini’ per lasciare la casa dove viveva con Rakhi. Nel corso degli anni, la carriera cinematografica di Rakhi le ha regalato dei discreti successi senza però mai fare di lei una superstar. Fino a quando, di recente, Rakhi ha avuto un’idea: sfidare la radicatissima tradizione indiana del matrimonio combinato fra famiglie. Scegliendosi da sola il marito in diretta Tv, in un apposito programma dove lei avrebbe esaminato i migliori fra i pretendenti. Mo dico io: ma non sono meglio di questa faccia da …. qui sotto scelto da Rakhi? Ti prego, ripensaci.

Rakhi ed Elesh

Rakhi ed Elesh

Update: anche il Corriere della sera si è appassionato alla storia di Rakhi, mettendo sul sito foto di loro e foto di Rakhi che meritano di essere viste.

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Scandalo a Bollywood: 12.515 mariti per Rakhi

La mia opera di razzia nei blog degli amici continua. Ecco un articolo preso dal blog dell’ottimo Marco Restelli, fine conoscitore di India e Bollywood. Marco, ma tu come me, vorresti essere il primo dei 12515?

rakhi sawant

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Femminismo? Furbizia? Marketing? Chi è Rakhi Sawant: una donna coraggiosa che ha deciso di sfidare una radicata tradizione indiana oppure solo  un’abile pubblicitaria di se stessa? Qualsiasi siano le intenzioni che l’hanno spinta a fare ciò che sta facendo, una cosa è certa: tutti i media indiani (e non solo, ormai) stanno parlando di lei. Ecco dunque un ritratto della protagonista di uno “scandalo” che fa discutere l’India.

rakhi sawant

rakhi sawant

Chi è Rakhi Sawant. E’ un’attrice e ballerina di Bollywood, nata 31 anni fa a Mumbai da una famiglia hindu di etnia marathi. Sin da ragazza decise di darsi al cinema (a destra, in un costume di scena). Per farlo però dovette sfidare la volontà del padre – un funzionario di polizia – che riteneva “disonorevole” la professione di attrice in quei film. Esasperato dalle pose e dai servizi fotografici sexy della figlia (foto sotto a destra) il padre finì per lasciare la casa dove viveva con Rakhi.
Nel corso degli anni, la carriera cinematografica di Rakhi le ha regalato dei discreti successi senza però mai fare di lei una superstar. Fino a quando, di recente, Rakhi ha avuto un’idea: sfidare la radicatissima tradizione indiana del matrimonio combinato fra famiglie. Scegliendosi da sola il marito in diretta Tv, in un apposito programma dove lei avrebbe esaminato i migliori fra i pretendenti.

Il matrimonio? E’ un reality show. Nell’aprile di quest’anno Rakhi annuncia il lancio di un reality sulla Tv nazionale NDTV Imagine, Rakhi ka swayamvar (cioè “La scelta matrimoniale di Rakhi”) e invita i maschi indiani

rakhi sawant

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desiderosi di sposarla a farsi avanti, presentando se stessi e le proprie ragioni. Risultato: ha ricevuto 12.515 proposte di matrimonio. Cosa che, naturalmente, ha fatto subito notizia.  E ora, dopo quasi due mesi di selezioni,  il momento della verità si avvicina: Rakhi sta per scegliere – fra migliaia – i 15 “fortunati” che parteciperanno al suo reality, da cui uscirà un solo vincitore. Quello che – a insindacabile giudizio di Rakhi – sarà degno di sposarla.

“Scandalosa” Rakhi: le polemiche. L’annunciato “matrimonio in reality” ha prodotto un boom mediatico che ha fatto scoprire agli indiani un’attrice finora nota più che altro per i suoi videoclip sexy. I fan club di Rakhi sono esplosi e l’opinione pubblica indiana si è divisa. Il fatto investe chiaramente temi enormi come la condizione femminile in India, e la nuova immagine che le giovani donne indiane hanno di sè – un’immagine spesso diversa da quella che avevano le loro madri.
Non bisogna però neanche dimenticare che la morale corrente indiana resta molto diversa da quella europea e che l’India è un Paese dove il matrimonio combinato è ancora visto con favore non solo nelle campagne ma anche nei ceti urbani più moderni. E’ un Paese dove i giornali hanno ancora oggi pagine di annunci matrimoniali in cui si specifica sempre la casta (jati) richiesta per il possibile fidanzato o fidanzata. In tale contesto culturale, Rakhi è stata attaccata anche da sue colleghe che l’hanno accusata di volersi fare solo pubblicità a spese della morale comune; ma agli inizi di giugno è stata difesa in tv dalla superstar di Bollywood Salman Khan. La telenovela continua. In attesa del reality. Ma la domanda iniziale resta: femminismo, furbizia, marketing? O un mix di tutto questo?

rakhi sawant

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Niente jeans per le ragazze dei college di Kanpur

Ieri, leggendo l’ottimo blog dell’amica Enrica Garzilli (che ho anche scoperto avere antenati per me importanti, perchè hanno a che fare ocn l’invenzione della pizza margherita), ho letto questo interessante articolo e lo ripropongo nella versione che ho pubblicato per l’Ansa. Tnks to Enrica.

Niente jeans in quattro college dello stato dell’Uttar Pradesh, nel nord dell’India. I rettori del Dayanand Degree College (DDC), Acharya Narendra Dev College (ANDC), Sen Balika College (SBC) e Johari Degree College (JDC), tutti associati all’universita’ di Kanpur, hanno emesso un decreto con il quale si vieta agli studenti, soprattutto alle ragazze, di indossare jeans e altri capi o accessori di abbigliamento occidentali. I rettori hanno giustificato la loro scelta spiegando di aver ricevuto una serie di lamentele da parte delle ragazze di molestie al di fuori dei cancelli dei college. Per evitare cosi’ che potessero subire molestie, i rettori hanno deciso di vietare i capi di abbigliamento occidentali, che, anche se lunghi, segnerebbero troppo le forme delle ragazze. Via jeans e camicette, ma anche minigonne e magliettine attillate. A tutti gli studenti, inoltre, e’ stato vietato di utilizzare i cellulari all’interno del campus, se non per ragioni strettamente necessarie. I rettori hanno anche deciso di incontrarsi a breve per formalizzare un codice di condotta sull’abbigliamento nei diversi istituti. Non tutti gli studenti hanno accettato la decisione. Un gruppo studentesco femminile ha fatto notare alla stampa indiana che se davvero l’intento era quello di proteggere loro dalle molestie sessuali, si poteva pensare ad aumentare la sicurezza o a chiedere l’intervento e l’aiuto della polizia. Si preannunciano manifestazioni di studenti e insegnanti contro il nuovo codice di condotta, che prevede multe per i trasgressori e punizioni che arrivano fino alla sospensione. Lo stato dell’Uttar Pradesh e’ il piu’ popoloso dell’India e quello nel quale c’e’ la piu’ alta percentuale di musulmani. Il portale on line di informazione Islam On line, spiega, nel titolo dell’articolo sulla faccenda di Kanpur, che la decisione dei rettori e’ stata presa ”per proteggere le ragazze”.

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Taglia il naso della moglie sospettata di tradimento

Un uomo ha tagliato il naso della moglie in Pakistan, sospettando che la donna lo tradisse. Lo riferisce la stampa pachistana. L’episodio e’ avvenuto a Kashmor, nei pressi di Sukkur, nella parte centrale del Pakistan. Secondo le informazioni che la polizia ha fornito alla televisione Geo News, l’uomo, Jalnar Mamdani, ha tagliato di netto il naso della moglie Asia con un coltello affilato, dopo averla accusata di avere una relazione extraconiugale. Dopo il gesto, l’uomo e’ scappato di casa con i due figli. La donna e’ stata accompagnata in ospedale da alcuni vicini, dove ha chiesto protezione alla polizia. Gli agenti sono ora alla ricerca del marito.

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I talebani vietano emissione di carte d’identità alle donne

I Talebani pachistani della regione tribali del Khyber, nel nord ovest del paese ai confini con l’Afghanistan, hanno avvisato le autorita’ di non rilasciare carte di identita’ alle donne perche’ e’ una pratica anti-islamica. Lo ha detto Omar Farooq, comandante del gruppo talebano Tehrik-e-Taliban ai giornalisti. Farooq ha inviato una lettera all’Autorita’ Nazionale per le registrazione e la conservazione dei dati, che i suoi uomini sono pronti ad attaccare gli uffici dell’autorita’ se questa emettera’ carte di identita’ per le donne. Secondo il leader del gruppo terrorista talebano, il suo gruppo e tutti i talebani non possono permettere alle donne di ottenere queste carte in quanto la procedura va contro la legge islamica. Farooq ha anche avvisato le donne di non andare a chiedere questi documenti se non vorranno andare incontro a conseguenze. I talebani della provincia dello Swat nella Provincia Frontaliera di Nord Ovest, dove il 15 marzo dovrebbe entrare in vigore la sharia, hanno vietato l’educazione scolastica per le bambine e hanno vietato alle donne di uscire di casa anche solo per andare al mercato, senza essere accompagnate dai loro parenti maschi.

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