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Truppe americane scaricate da elicotteri in servizio in Afghanistan, avrebbero tentato di entrare in territorio pachistano ma sarebbero state fatte oggetto di colpi di arma da fuoco da parte delle forze pachistane. La notizia e’ rimbalzata stamattina su alcuni media internazionali, confermata da fonti anonime dei servizi di sicurezza pachistane, ma smentita ufficialmente sia dai militari americani che dall’esercito pachistano. La versione piu’ accreditata, che comunque mostra quanto sia alta la tensione in zona, e’ che elicotteri americani di stanza in Afghanistan, dopo aver sorvolato ripetutamente anche l’area pachistana, hanno lasciato, al confine pachistano in zona afghana, delle truppe che hanno tentato di entrare in Pakistan nella zona di di Angor Adda, nel Sud Waziristan,. I locali, tribali e paramilitari, avrebbero respinto il raid americano sparando sia in aria che contro i militari. Questa versione e’ stata confermata dal portavoce dell’esercito pachistano, mentre gli americani hanno negato qualsiasi coinvolgimento di propri uomini e mezzi in conflitti a fuoco. Ma la tensione in zona e’ molto alta. Da un lato ci sono gli Stati Uniti che vorrebbero via libera anche ad incursioni in Pakistan dell’esercito impegnato nelle operazioni di lotta al terrorismo in Afghanistan; dall’altro, l’esercito pachistano ha dichiarato, per bocca del suo comandate Kiryani, di essere pronto a respingere ogni intrusione straniera sul suo suolo, considerazione avallata anche dal primo ministro pachistano Gilani che ha si e’ rifatto alla supremazia territoriale del suo paese. La zona oggetto del presunto raid di oggi, che sarebbe cominciato nella tarda serata di domenica, e’ la stessa nella quale all’inizio del mese alcuni attacchi di terra e con droni americani hanno fatto oltre 20 morti tra i civili. In quella zona, i servizi americani ritengono si nascondano molti taleban e seguaci di Al Qaeda, che sfruttano le asperita’ del territorio e l’appoggio dei tribali per nascondersi. Bush ha autorizzato le incursioni in Pakistan in nome della lotta al terrorismo che anche il Pakistan, grazie all’ex presidente Musharraf, ha abbracciato. Il nuovo governo pachistano ha respinto con forza la decisione americana. Islamabad aveva trovato, nel giorno della nomina a presidente di Asif Ali Zardari, nel governo di Kabul un alleato contro il terrorismo ma nel rispetto della territorialita’ e senza la necessita’ dell’intervento americano. Una volta tornato a Kabul, pero’, Hamid Karzai ha plaudito alla decisione americana di estendere il raggio d’azione e di considerare anche il Pakistan nella lotta al terrorismo. Dopo la notizia dell’attacco respinto di oggi e le proteste dei giorni scorsi contro gli USA, l’assistente segretario di Stato americano per gli affari centro-asiatico, Richard Bouchner, si e’ affrettato a dire che non ci sono crepe nelle relazioni con il Pakistan e che i contatti e la cooperazione fra i due paesi continuera’. Secondo Bouchner, i rapporti saranno rinsaldati anche negli incontri che ci saranno in occasione dell’assemblea generale delle nazioni unite. Ma Bouchner non ha voluto rispondere a domande sulle incursioni dei droni in Pakistan.

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