Preoccupazione in Bangladesh per la mancanza di contraccettivi. Secondo gli operatori sanitari del paese la carenza di scorte di preservativi, pillole contraccettive, spirali ed altri mezzi di controllo delle nascite, che dura ormai da qualche mese, potrebbe generare conseguenze negative nel prossimo futuro in termini di aumento incontrollato della popolazione. In particolare la mancanza dei preservativi potrebbe anche causare un pericoloso aumento delle malattie a trasmissione sessuale, Aids in primo luogo. Gli abitanti del Bangladesh, Stato che ha la maggiore densita’ di popolazione al mondo, sono cresciuti dell’1,7% nel 2007 raggiungendo oltre i 161 milioni di persone. In base al tasso di crescita attuale, l’Unpf (il Fondo della popolazione delle Nazioni Unite) ha calcolato che entro il 2050 il Bangladesh avra’ circa 254 milioni di abitanti. Secondo i dati forniti da una ricerca del 2007 del Centro demografico e per la salute del Bangladesh, l’uso dei mezzi di contraccezione e’ aumentato notevolmente negli ultimi anni nel paese. Gli ultimi dati forniti dal Dipartimento per la pianificazione familiare mostrano che il consumo medio mensile totale degli abitanti include oltre sette milioni e mezzo di preservativi e quasi nove milioni di pillole contraccettive. Uno studio del Centro di Ricerca per lo Sviluppo Umano, infine, ha evidenziato che circa 160 mila gravidanze non volute sono state causate proprio dalla mancanza o dall’uso improprio dei mezzi di contraccezione. Di queste solo 47 mila si sono concluse con una nascita, mentre negli altri casi sono terminate con un aborto. ”Le procedure per l’approvvigionamento nel paese di nuove scorte di contraccettivi sono state avviate – spiega M.M. Kaiser Rashid, direttore dell’Usaid in Bangladesh – Entro la fine di settembre la situazione dovrebbe essere di nuovo normale”.
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Spose incinte, scandalo al matrimonio di massa
Scandalo durante un matrimonio di massa organizzata nello Stato del Madhya Pradesh, nell’India centrale. Una sposina ha avuto le doglie poco prima dell’inizio della cerimonia, e, dopo accertamenti sulle altre 151 aspiranti spose, si è scoperto che ben 14 erano incinte. La giovane donna, pochi minuti prima dello scambio delle ghirlande, che rappresenta il culmine della cerimonia nuziale induista, ha cominciato a sentirsi poco bene. I forti dolori addominali si sono rivelati essere le prime avvisaglie di un parto. A questo punto la cerimonia è stata interrotta e sono stati ordinati test di verginità e di gravidanza per tutte le 152 ragazze pronte per il matrimonio. Ben 14 delle giovani donne sono risultate essere già in stato interessante, mentre un’altra è risultata essere minorenne. Solo dopo aver accertato lo stato delle aspiranti spose la cerimonia è ripresa e 138 coppie si sono unite in matrimonio. I matrimoni di massa sono piuttosto diffusi in India e sono di solito organizzati dal governo locale a proprie spese per permettere a coppie che non hanno disponibilità economica di sposarsi. Il governo provvede alle spese relative alla cerimonia e fornisce alle coppie gli utensili domestici di base per un ammontare di 5.000 rupie ciascuna (circa 100 euro). Sembra tuttavia che stiano sempre più diffondendosi falsi matrimoni. Alcuni mediatori (in cambio di una piccola commissione) propongono al governo locale, come potenziali sposi, coppie che in realtà sono già sposate, in modo che possano accedere ai benefici economici previsti.
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