Si e’ svolta oggi, in Bhutan l’incoronazione pubblica del quinto monarca del piccolo regno himalayano. Jigme Khesar Namgyel Wangchuck, 28 anni, studi a Oxford, Stati Uniti e India, da due anni alla guida del paese, diviene ufficialmente, dinanzi a molti esponenti di governi stranieri, il piu’ giovane monarca del mondo si appresta a guidare il suo paese di poco piu’ di 600 mila anime, divenuta la piu’ giovane democrazia del mondo, dopo le elezioni parlamentari di quest’anno. Il nuovo re, in realta’, e’ stato gia’ incoronato, come prevede la tradizione riservata ai ”figli del drago”, lo scorso sabato, in cerimonia privata nel tempio buddista. In quella occasione il giovane monarca ha ricevuto da leader religiosi buddisti il ”Dar Na-Nga”, una composizione particolare dei colori primari che simboleggiano i cinque elementi. Le sciarpe (bianca, gialla, rossa, verde e blu) rappresentano l’acqua, la terra, il fuoco, il vento e lo spazio, cioe’ le basi dell’esistenza fisica che il re del Bhutan e’ chiamato a personificare. Oggi, dinanzi tra gli altri al presidente indiano Pratibha Patil, al ministro degli esteri di New Delhi Pranab Mukherjee e a Sonia Gandhi, capo del Partito del Congresso indiano (che ha stretti rapporti di amicizia personali con la famiglia reale bhutanese), Jigme Khesar Namgyel Wangchuck ha ricevuto corona e scettro da suo padre, Jigme Singye Wangchuck, il quale, dopo aver annunciato a dicembre del 2005 di voler abdicare, lascio’ il trono al figlio l’anno dopo. I continui rinvii della cerimonia di incoronazione, che di fatto avviene quasi due anni dopo la sua ascesa al trono, sarebbero stati determinati principalmente dalla volonta’ di aspettare prima di effettuare le elezioni parlamentari, fortemente volute dal re precedente e tenutesi nello scorso mese di marzo, che hanno trasformato il paese da monarchia assoluta a monarchia costituzionale. La decisione della data per l’incoronazione e’ stata poi presa dopo aver consultato gli astrologi che hanno appunto indicato proprio nel 6 novembre il giorno piu’ propizio per la cerimonia. I festeggiamenti continueranno fino a dopodo: ho incontrato ad un ricevimento la sorella. E’ uno spettacolo. Il padre del re, ha sposato quattro mogli, tutte sorelle fra loro. Per cui, è tutt nu casin!
Archivi tag: Jigme Khesar Namgyel Wangchuck
Ha giurato il governo bhutanese
Hanno giurato oggi in Bhutan il primo ministro, i ministri, il presidente e i membri dell’Assemblea Nazionale, il parlamento bhutanese. Dinanzi al simbolo religioso del ‘kusung thugten’ e al trono dorato simbolo della benedizione del re, i 47 parlamentari e i dieci membri del governo hanno giurato nelle mani del Giudice della corte suprema Lyonpo Sonam Tobgye, di fare il proprio dovere nei confronti del ‘tsa-wa-sum’, ovvero del paese, del re e del popolo. A guidare l’esecutivo Jigmi Y Thinley, già due volte primo ministro, leader del partito Druk Phuensum Tshogpa (DPT), il partito che aveva vinto le prime elezioni parlamentari tenutasi nel paese lo scorso 24 marzo, conquistando 44 dei 47 seggi della camera bassa. Le elezioni erano state volute dal re, Jigme Khesar Namgyel Wangchuck – sul trono dal 14 dicembre 2006 – per instaurare nel paese himalayano, incastrato tra India e Cina, una monarchia costituzionale, al posto di quella assoluta esistente da circa un secolo. Prima che la dinastia dell’attuale re prendesse il potere nel 1907, il Bhutan era un paese fermo al Medio Evo. Fino al 1960 non c’erano strade, telefoni o corrente elettrica. La televisione è arrivata solo nel 1999. L’avvento della democrazia si è avuto solo nel 2001 quando il precedente sovrano, Jigme Singye Wangchuck, abdicò in favore del figlio. Questi aveva rinunciato ad alcuni dei suoi poteri assoluti e nominato un primo consiglio dei Ministri. Nel 2004 aveva poi fatto redigere una bozza di costituzione.
Archiviato in Diario dal subcontinente