Il sesso extra matrimoniale e la convivenza tra coppie non sposate non può costituire un reato secondo la Corte Suprema indiana che si è espressa su un argomento che in India è ancora un tabù. “Se un uomo e una donna adulti decidono di vivere insieme non commettono nessuna trasgressione della legge”, ha detto il presidente del massimo organo giudiziario indiano K.G. Balakrishnan, citato dall’agenzia indiana PTI. Per rafforzare la loro tesi i giudici hanno anche citato l’articolo 21 della Costituzione indiana che garantisce la libertà personale dei cittadini e perfino la mitologia indù che esalta l’amore tra Krishna e Radha. La Corte Suprema si è pronunciata su una petizione presentata da Khusboo, attrice indiana del sud del Paese che in un’intervista del 2005 aveva detto di non essere contraria al sesso prima del matrimonio. La star era stata accusata di corrompere i giovani e contribuire alla degradazione dei valori morali del Paese. “L’accusa è in grado di verificare quante ragazze sono scappate di casa dopo l’intervista?” si sono chiesti i giudici nelle loro osservazioni. In un altro caso destinato a suscitare scalpore, la Corte Suprema ha deciso di ritornare su una precedente decisione con cui depenalizzava le brutalità commesse contro le nuore dalle suocere e dai familiari del marito. Secondo quanto riferisce oggi in prima pagina The Times of India, la Corte rivedrà quel clamoroso giudizio emesso del 2009 in cui depenalizzava le aggressioni di cui sono spesso vittime nelle famiglie le giovani spose costrette a portare in dote notevoli somme di denaro e beni preziosi.
fonte: ANSA