Niente carta di identita’ per le donne musulmane che portano il velo che copre il viso. Lo ha deciso la Suprema Corte indiana. La decisione e’ arrivata dopo il ricorso di un uomo musulmano il quale non voleva che sua moglie venisse fotografata per la carta di identita’ in quanto la foto violerebbe l’Islam e il diritto fondamentale di praticare e professare la propria religione. La corte ha detto che se le donne non devono essere fotografate, significa che non vogliono andare in pubblico, di conseguenza non possono essere candidate e neanche esercitare il diritto di voto, perche’ una donna in burqa non potrebbe essere riconosciuta, come neanche una in niqab, il velo che lascia solo la fessura per gli occhi. Per la corte, una foto identificativa non puo’ essere presa alla donna che non vuole togliere burqa, niqab, o altro velo coprente. Il ricorso dell’uomo partiva dal presupposto che secondo il Corano e la tradizione, solo il marito puo’ vedere il viso della propria moglie, in base alla regola del purdah. Per Il ricorrente, le donne musulmane non sono contro le carte di identita’ o il loro diritto al voto, ma contro la pratica di mostrare il loro volto a tutti su documenti pubblici. La sentenza della suprema corte sta gia’ provocando proteste negli ambienti radicali musulmani, che non vogliono perdere le proprie tradizioni e regole, appellandosi al diritto costituzionale indiano di rispetto delle regole di ogni religione.