Chi atterrasse oggi in India sarebbe accolto da luci, fuochi d’artificio, vetrine illuminate, traffico impazzito, scambi di doni. Non è una anticipazione del Natale o del Capodanno occidentale, ma la festa di Diwali, la più importante per gli indiani.
Diwali (o deepvali, diwaali, dewali) è la Festa delle Luci, che si celebra ogni anno tra ottobre e novembre a seconda del calendario lunare. E’ associabile al nostro Capodanno e viene celebrato per motivi religiosi differenti nel nord e nel sud dell’India.
Nel nord segna il Capodanno e celebra il ritorno del leggendario re Rama a Koshala (Ayodhya) da una campagna militare in cui aveva ucciso il re-demone Ravana. Nel Sud dell’India, dove si segue il calendario Shalivahana la festa si celebra oggi e ricorda invece l’uccisione del demone Narakasura da parte del dio Krishna.
Soprattutto nel nord, nei giorni che precedono la festa c’é una enorme frenesia di acquisti di regali da scambiare. Non solo: è usanza fra gli indiani rinnovare arredamento, ridipingere e ristrutturare le case. In questi giorni i mercati e i negozi indiani, dal più piccolo al più grande, sono pieni di gente e i giornali e le televisioni invitano agli acquisti con una serie di sconti.
Il consumismo e la crescita economica del paese ha portato negli ultimi anni a sostituire semplici regali, come dolcetti e frutta secca, con elettrodomestici, telefonini e oggetti High Tech.
Ma, come per il nostro Natale, Diwali è anche la festa della famiglia e quindi anche il momento nel quale gli indiani da tutto il mondo tornano a casa per incontrare i parenti: trovare in questi giorni un posto in aereo o in albergo è impossibile.