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L’eclissi in India e Nepal, due morti e bagno purificatore

Due persone sonno morte a Varanasi, la ex Benares indiana citta’ sacra dell’induismo, uccise mentre si recavano sul Gange per partecipare al bagno purificatore dopo l’eclissi.  Secondo la polizia una persona e’ morta per annegamento mentre si bagnava nel fiume, le cui acque sono alte a causa dei monsoni, mentre una seconda e’ stata schiacciata dalla folla. Subito dopo il passaggio dell’eclissi da Varanasi, infatti, come consigliato dagli astrologi, oltre 70000 persone si sono recate sul Gange per effettuare un bagno purificatore e lavarsi dagli influssi, da molti astrologi ritenuti non favorevoli, del fenomeno astronomico. Un centinaio i feriti ricoverati in ospedale. Anche in Nepal stamattina migliaia di cittadini hanno assistito all’eclissi, visibile in 14 distretti del paese himalayano, a cominciare dalle 5.45 del mattino fino alle 7.48. Nella capitale Kathmandu, per strada e sui balconi si sono riuniti alle 6.50 i nepalesi, che poi si sono riversati a Pashupatinath, la ”Benares del Nepal” sulle rive del fiume sacro Bagmati, per il bagno rituale. Il monsone ha parzialmente offuscato la vista in alcune zone, mentre in altre il cielo si e’ oscurato come fosse sera e lo spettacolo astronomico e’ stato notevole. Consigliato dagli astrologi (il Nepal e’ a maggioranza induista), il ministro degli interni ha dichiarato per oggi una festa nazionale, lasciando chiusi uffici, fabbriche, scuole e anche missioni diplomatiche sia estere che nepalesi all’estero.

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Domani l’eclissi, paura e ritualità in India

E’ alta la febbre in India per l’eclissi che domani mattina attraversera’ il paese da ovest a est. Gli astrologi indiani, gli uomini piu’ ascoltati nel paese anche dai politici (furono gli astrologi a decidere il giorno dell’indipendenza dell’India dall’Inghilterra), hanno diramato un vero e proprio vademecum su come comportarsi durante l’eclissi. Lo stato del Gujarat a ovest sara’ il primo a vedere l’eclissi alle 5.28 del mattino. Il luogo dal quale si vedra’ meglio e’ a Patna, in Bihar, nel nord est, dove l’eclissi durera’ 3 minuti e 30 secondi. 13 gli stati indiani dai quali sara’ possibile vedere il fenomeno. L’eclissi comunque, non e’ considerata del tutto favorevole dagli astrologi indiani, che temono l’oscuramento del sole. Molti templi saranno chiusi per evitare che spiriti maligni e demoni si possano impossessare dei luoghi di culto. I fedeli induisti dovranno recitare determinati mantra, una sorta di litanie rituali spirituali dell’induismo, a particolari ore del giorno per allontanare i flussi negativi. Da evitare di nascere domani, secondo Harish P Goswami, un astrologo di Ahmedabhad, perche’ come tutti i cancro, in questo periodo soffriranno di grossi problemi economici e di perdite negli affari. Vietato mangiare fuori e comunque mangiare cibo cotto durante l’eclissi. Obbligatorio fare un bagno purificatore dopo l’eclissi ed osservare un digiuno, rinviare a dopo il fenomeno astronomico tutti i maggiori impegni. Ma alcuni astrologi si spingono anche sul catastrofismo, predicendo disastri naturali soprattutto legati all’acqua. ”Possibili inondazioni, esondazioni e perche’ no, tsunami nelle citta’ costiere, dal momento che c’e’ una maggiore spinta gravitazionale derivata dalla spinta congiunta di sole e luna”, ha detto alla televisione l’astrologo di Delhi K.N. Rao. Disastri smentiti dal guru Ramdev, uno dei piu’ seguiti maestri spirituali di yoga. 1600 euro circa il prezzo di un posto finestrino sull’aero charter organizzato apposta per vedere l’eclissi che partira’ domattina da Delhi per raggiungere a est Patna in Bihar, passando per Gaya. Poco meno di 600 euro gli altri posti. Gia’ oltre 30 persone hanno prenotato. L’aviazione militare indiana fara’ partire due aerei che filmeranno tutta l’eclissi per scopi scientifici. Chi non può venire in oriente a vedere l’eclissi, può farlo comodamente dalla sua poltrona, cliccando qui.

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Sono star da Oscar, ma vengono pagate una miseria

Sono le piccole star di un film con 10 candidature all’Oscar, ma continuano a vivere nella poverta’: Rubina Ali e Azharuddin Ismail, due dei bambini dai ruoli piu’ di rilievo in ‘The Millionaire’, l’ultimo successo del regista scozzese Danny Boyle, sono stati pagati una miseria per la loro parte nella pellicola e, ben lontani dall’assaporare le luci di Hollywood, potrebbero non uscire mai dalle terribili baraccopoli di Mumbai nelle quali vivono con le loro famiglie. Secondo quanto riporta oggi il Daily Telegraph, i genitori di Rubina e Azharuddin – che nel film vestono i panni di Latika e Salim bambini – hanno accusato i produttori di ‘The Millionaire’ di aver sfruttato i loro figli, pagandoli rispettivamente 500 e 1.700 sterline per un anno di lavoro. Boyle ha dichiarato di aver istituito un fondo per i due bambini e di aver provveduto alla loro istruzione: Rubina e Azharuddin, che fino ad ora non erano mai andati a scuola, ora frequentano infatti un istituto di Mumbai e ricevono 20 sterline al mese per comprare cibo e libri. Nonostante cio’ tuttavia, i due bimbi continuano a vivere nei quartieri poveri e i genitori dicono di non aver ricevuto alcun dettaglio dei fondi istituiti a loro nome. Per Azharuddin la vita e’ ancora piu’ difficile di prima: la baracca eretta ilegalmente dalla sua famiglia accanto alla ferrovia nel quartiere di Bandra e’ stata demolita ed il bambino ora dorme sotto un telo diplastica insieme al padre, malato di tubercolosi. ”Dei soldi non e’ piu’ rimasto nulla. Li abbiamo spesi in medicine per la mia tubercolosi. Crediamo che i bambini siano stati traditi dal film. Ci hanno detto del fondo, ma non abbiamo alcuna informazione a riguardo e non abbiamo alcuna garanzia”, ha detto il padre del bambino, Mohammed Ismail. Identica frustrazione da parte del padre di Rabina, Rafiq Akli Kureshi, un falegname, che durante la realizzazione del film si e’ rotto una gamba e da allora e’ senza lavoro. ”Sono contento che il film stia avendo cosi’ tanto successo, ma sta facendo cosi’ tanti soldi che quello che hanno dato a noi e’ niente in confronto”. Boyle ed il produttore Christian Colson hanno difeso ieri le loro disposizioni nei confronti dei giovanissimi attori affermando di aver deciso di comune accordo con i genitori che l’istruzione dei bambini doveva essere la priorita’ e che provvederanno alle loro necessita’ in questo senso fino a quando compiranno 18 anni. Rubina e Azharuddin – hanno aggiunto il regista ed il produttore – riceveranno una somma sostanziale di denaro al temine dei loro studi. (ANSA)

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Il Milionario acchiappa 10 nominations

Mentre in India si discute sulla bontà del film, Il Milionario riceve 10 nominations per gli Oscar. La notizia non ha avuto molta enfasi sulla stampa indiana, vuoi perchè il film indiano indicato come miglior film straniero non è arrivatoa alla cinquina, vuoi per le polemiche che Il Milionario sta scatenando nel paese, vuoi per la festa nazionale prossima, la malattia del primo ministro…

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I poveri indiani denunciano il film Il Milionario

Continua a provocare proteste in India il film ”Slumdog Millionaire” (uscito in Italia con ilo titolo ‘Il Milionario‘) recente vincitore dei Golden Globe e candidato all’Oscar. Il film, diretto dal regista inglese Danny Boyle, e’ criticato in India perche’ fornisce, secondo gli indiani, una immagine non veritiera del paese. Oggi un gruppo di abitanti delle baraccopoli e dei quartieri poveri di Patna in Bihar, ha presentato una denuncia contro gli indiani del cast, e cioe’ il compositore della colonna sonora A.R. Rahman e il giovane attore Anil Kapoor per le offese che il film farebbe nei loro confronti e di tutti gli indiani. L’associazione denuncia che, per il film, gli abitanti delle baraccopoli sono ”cani”. Lo spunto e’ il titolo del film e la parola ‘Slumdog’, formata da ‘slum’, che identifica le baraccopoli e i quartieri poveri delle citta’, e ‘dog’, cane. Secondo l’associazione, inoltre, il film metterebbe in cattiva luce non soltanto gli abitanti delle baraccopoli, ma tutti gli indiani. Il ‘cane milionario degli abitanti delle baraccopoli’, come viene inteso in India il titolo, secondo i membri dell’associazione viola i diritti umani e l’onore degli abitanti delle baracche e dei quartieri piu’ poveri delle metropoli indiane e dei cittadini meno abbienti. Tapeshwar Vishwakarma, portavoce e segretario generale dell’associazione degli ”slum-dwellers’, gli abitanti degli slum, ha annunciato che si rivolgera’ anche alle commissioni nazionali e internazionali per i diritti umani, per agire nei del film.

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