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Attentato a Pune, muore italiana

C’e anche Nadia Macerini, un’italiana di 31 anni amante dei viaggi e della vita ‘alternativa’, fra i nove morti causati dall’attentato terroristico che ieri ha letteralmente distrutto il bar-ristorante ‘German Bakery’ di Pune, capitale culturale dello Stato indiano di Maharashtra. La conferma della sua identità è stata fornita oggi dal commissariato di polizia locale, dopo che per ore il cadavere era rimasto senza nome nell’obitorio dell’Ospedale generale Sassoon, in attesa di un riconoscimento ufficiale. Da molti anni all’estero, la Macerini aveva scelto da qualche tempo l’India come patria d’adozione, al termine di un periodo trascorso negli Usa. A Pune aveva approfondito yoga e meditazione, frequentando l’Osho Ashram, un centro fondato dal guru Bhagwan Shree Rajneesh, che si trova a poche decine di metri dal locale dove è avvenuta l’esplosione. Su Facebook, il social network che frequentava assiduamente, Nadia ripeteva spesso il suo amore per l’India e per Pune, città che ad un certo momento aveva sintetizzato con la significativa frase: “Casa, dolce casa”. E’ stata la responsabile dell’Ashram, Sadna Amrit, a dare per prima all’ANSA la notizia della sua presenza fra le vittime. “Nadia veniva qui per le sue meditazioni – ha raccontato la donna – ma non viveva con noi”. Affranti e rinchiusi in un comprensibile riserbo i parenti a Levane di Bucine, in provincia di Arezzo, dove la sorella Cinzia é consigliere comunale. Non appena è emerso il sospetto della possibile nazionalità italiana di una delle vittime, la Farnesina si è subito attivata attraverso le rappresentanze diplomatiche a New Delhi e Mumbai, ed un responsabile del consolato di questa seconda città si è recato a Pune per il riconoscimento della salma. Fra le persone decedute, oltre alla Macerini, vi sono uno studente iraniano e sette indiani, mentre 12 stranieri – tra cui nessun altro italiano – fanno parte dell’elenco dei 60 feriti. Con questo attentato, realizzato da sconosciuti che hanno lasciato uno zaino imbottito di esplosivo sotto un tavolo, a 14 mesi di distanza dal sanguinoso attacco di un commando a Mumbai del novembre 2008 l’India è tornata apparentemente nel mirino del terrorismo. Le autorità indiane hanno adottato una linea prudente nelle indagini, sostenendo che la ‘German Bakery’ non era considerato un “obiettivo sensibile”, mentre lo era l’Osho Ashram, frequentato in passato dal cittadino pachistano-americano David Hendley, arrestato in ottobre a Chicago per complicità nell’attentato di Mumbai. E nel mirino dei terroristi poteva essere, a qualche centinaio di metri nel Koregaon Park, anche la Chabad House, luogo di culto ebraico. “Ma gli attentatori – ha sostenuto oggi il ministro dell’Interno, P. Chidambaram – hanno scelto il famoso caffé perché sempre pieno di turisti stranieri”. Il timore delle autorità indiane, che oggi hanno dichiarato lo stato di massima allerta per tre città, fra cui New Delhi, é che i movimenti clandestini islamici vogliano far fallire prima del nascere i colloqui di pace fra Pakistan e India che dovrebbero tenersi il 25 febbraio, con al centro la spinosa questione del Kashmir.

fonte: Ansa

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Sale il bilancio per l’influenza A, paura soprattutto in Maharashtra

E’ salito a 17 il bilancio delle vittime in India per l’influenza A e aumenta la paura del contagio. Lo stato centrale del Maharashtra che ha per capitale Mumbai, è il più colpito, con 10 vittime, 6 nella sola Pune, la città industriale non lontana dalla capitale, dove hanno sede molte aziende straniere tra le quali la Fiat e altre italiane. La situazione desta molta preoccupazione. Nelle ultime 24 ore sono state 9 le vittime nel solo Maharashtra. Il governo regionale ha ribadito l’ordinanza già emessa domenica di chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado a tempo indeterminato per evitare la diffusione del contagio. A Mumbai, Pune e nelle altre città del Maharashra, resteranno chiuse per almeno tre giorni i centri commerciali e i cinema. Anche Bollywood sta subendo la paura da contagio: i set sono stati sospesi così come l’uscita di molti film. Preoccupazione per l’avvicinarsi della festa più importante di Mumbai, dedicata al dio Ganesh, durante la quale milioni di pellegrini affollano le spiagge per lasciare nel mare le statue del dio dalla testa di elefante. Alcuni partiti hanno chiesto al governo del Maharashtra di vietare la festa o di farla celebrare in tono minore. Anche a Delhi alcune scuole sono state chiuse per la paura di contagio dall’H1N1. Il governo centrale rassicura tutti sulle scorte di Tamilfu, il medicinale utile a combattere l’influenza e invita a tenere la calma. Secondo fonti del ministero della salute, alcune vittime sono dovute a diagnosi effettuate in ritardo o a complicazioni esterne. Intanto comincia a spuntare anche il mercato nero. Il medicinale viene rivenduto a prezzi più alti ad indiani che stanno cercando approvvigionamenti per le loro abitazioni, così come le mascherine da bocca.

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Aumentano le vittime per nuova influenza, panico in Maharashtra

Il governo del Maharashtra, lo stato centrale indiano che ha per capitale Mumbai, ha deciso di chiudere tutte le scuole di ogni ordine e grado per timori relativi al propagarsi dell’influenza A. Nel Maharashtra, e precisamente nella citta’ di Pune, c’e’ stato il maggior numero di vittime, tre delle sei registrate in India. Due vittime sono state registrate a Mumbai e una in Gujarat. Sono oltre ottocento i casi in India di influenza da H1N1. Pune, citta’ industriale, e’ sede di numerose aziende internazionali, tra le quali alcune italiane. Anche la Fiat ha qui i suoi stabilimenti e uffici. Nella citta’ il comune ha deciso di chiudere anche centri commerciali, cinema e teatri. All’alba di oggi, un bambino di quattro anni di Chennai, l’ex Madras nel sud del paese, è morto in un ospedale privato, dopo aver contratto il virus dell’H1N1. Altra vittima nelle ultime 24 ore, un dottore ayurvedico di Pune, la città nei pressi di Mumbai che con tre vittime ha il bilancio più grave e dove pare ci siano più contagiati che in altri luoghi. A Pune la maggior parte delle scuole ha deciso la chiusura temporanea per evitare la diffusione del virus tra gli studenti, nonostante il ministro della salute indiano, Ghulam Nabi Azad, abbia invitato alla prudenza affermando che non ci sono motivi per diffondere il panico. Anche alcune scuole di New Delhi hanno chiuso oggi, seguendo l’esempio di altri istituti. La Junior Modern School, una delle più famose della capitale indiana, ha infatti chiuso i cancelli da due settimane dopo che due allievi, di 7 e 8 anni, sono risultati positivi all’H1N1. Ieri era morto in un ospedale di Ahmedabad, nello stato nord occidentale del Gujarat, un uomo di 43 anni a cui era stata diagnosticata la H1N1 di ritorno da un viaggio ad Atlanta, negli Stati Uniti. L’uomo era stato ricoverato d’urgenza in condizioni critiche nella tarda serata di ieri ed e’ spirato nella notte. I sanitari hanno riferito alla televisione che il suo polmone sinistro era seriamente danneggiato. Nella serata di sabato sono morte a causa della influenza A prima una donna di 53 anni di Mumbai poi un’altra di 42 di Pune, non lontano dalla capitale economica dell’India. Il 3 agosto scorso la quattordicenne Reeda Shaikh di Pune e’ stata la prima vittima della nuova influenza in India.

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L’India scopre tre nuovi batteri: mutanti o alieni?

L’agenzia spaziale indiana ha annunciato di aver scoperto tre specie sconosciute di batteri a 40 chilometri dal suolo terreste, definendole specie aliene. Lo riferisce la televisione indiana IBN Live. Un pallone aerostatico per ricerca dell’ISRO, l’Indian Space Research Organisation, lanciato per ricerche avrebbe trovato questi batteri, che fanno dire agli scienziati indiani che potrebbe esserci vita aliena nello spazio. Secondo i ricercatori, una delle tesi probabili e’ che si tratti di batteri mutati da precedenti, lanciati nello spazio da vulcani in eruzione e che si sono evoluti per sopravvivere in ambiente ostile, li’ dove, a causa dei raggi ultravioletti, la maggior parte dei batteri muore. Uno dei batteri appena scoperti e’ stato rinominato Bacillus Isronensis in onore dell’ISRO che ne ha fatto la scoperta, mentre un altro prende il nome dell’antico astronomo indiano Aryabhata (Bacillus Aryabhata). Il terzo invece e’ stato rinominato Janibacter Hoylei, in onore dell’astrofisico Fred Hoyle. Il pallone aerostatico, di 459 chilogrammi, era stato lanciato da Hyderabad, nel sud dell’India, per raccogliere campioni tra i 20 e i 41 chilometri d’altezza. I dati, e i batteri ‘alieni’, sono stati poi analizzati al Center for Cellular and Molecular Biology di Hyderabad e al National Center for Cell Science (NCCS) di Pune, che hanno confermato la novita’ della specie dei tre campioni raccolti.

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