Archivi tag: religione

Ragazzina di 12 anni sacrifica agli dei bambino di 4

Una ragazzina indiana di 12 anni ha ucciso un bambino di quattro vicino a Bulandshahr (India settentrionale) in un macabro rito propiziatorio degli dei. Lo scrive oggi il quotidiano The Times of India di New Delhi. La vicenda, di per se’ tragica, e’ aggravata dal particolare che i genitori della giovane, che vive nel villaggio di Chandaniya (Stato dell’Uttar Pradesh), sono in carcere per aver sacrificato anche loro un bimba di quattro anni durante una cerimonia il 25 gennaio scorso una bimba. Poche settimane prima questa terribile coppia aveva cercato di immolare un loro nipotino di tre anni, ma il padre di questo, venuto a sapere del progetto, era riuscito a portarlo in tempo all’ospedale, salvandolo. Tutto cio’ perche’, rivela il giornale, ”i due e la figlia 12enne credevano che se fossero riusciti ad offrire agli dei tre sacrifici umani, non solo tutti i loro problemi sarebbero scomparsi, ma sicuramente si sarebbero imbattuti in un tesoro nascosto nel terreno della loro fattoria”.

fonte: ANSA

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Sui libri, c’è Gesù con birra e sigaretta. Polemiche

Una viva polemica è scoppiata oggi nello Stato di Meghalaya (India nord-orientale) dove in una scuola elementare è spuntato un libro di testo in cui appare una immagine di Gesù Cristo con una sigaretta in una mano ed una birra nell’altra. Lo riferisce l’agenzia di stampa Ians. La denuncia è stata fatta da alcuni insegnanti che hanno denunciato la presenza dell’immagine nel libro, stampato da una casa editrice Skyline Publication di New Delhi, ed il governo locale, dopo aver sequestrato tutti i libri in circolazione, sta esaminando la possibilità di denunciare l’operazione in tribunale. “Siamo scioccati e feriti da questo atto – ha dichiarato Dominc Jala, arcivescovo di Shillong, capitale di Meghalaya – in cui Gesù Cristo è ritratto in na maniera altamente discutibile (…) e condanniamo la totale mancanza di rispetto per le religioni da parte dell’editore”. Il tema ha particolarmente toccato la popolazione del Meghalaya, dove il 72% degli abitanti sono cristiani.

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Prete sikh guarda porno su telefonino in tempio, denunciato

Un Granthi, un prete della religione sikh, e’ stato trovato a guardare filmati porno sul suo telefonino mentre officiava le preghiere in un gurdwara, il tempio sikh. E per questo e’ stato denunciato. Gurpreet Singh, questo il nome del prete, doveva guidare la preghiera nel tempio Jhar Singh di Ludhiana, citta’ dello stato del Punjab, nel nord ovest del paese. Un fedele si e’ accorto che il religioso, seduto come da rito dinanzi al tavolo sul quale e’ poggiato il Guru Granth Sahib, il libro sacro e ultimo guru della religione a meta’ fra Islam e Indusimo, era distratto da qualcosa che aveva sotto il tavolo. E’ andato a chiamare il capo del tempio, che ha scoperto Gurpreet a guardare i filmati pornografici sul telefonino, nascosto sotto il tavolo. Il prete e’ stato allontanato dal tempio ed e’ stato denunciato per ”atti oltraggiosi intenzionali e deliberati contro i sentimenti religiosi”.

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Violenta per anni sua figlia minorenne su indicazione del guru

Un uomo d’affari indiano di Mumbai, che su consiglio di un veggente esperto di Tantra ha violentato per nove anni sua figlia per cercare di raddrizzare le proprie attività commerciali, è stato arrestato dopo che la ragazza, ora 21/enne, ha rivelato tutto ad una zia. Lo scrivono oggi i media. La vicenda, che ricorda le gesta raccapriccianti dell’austriaco Josef Fritzl condannato all’ergastolo per aver abusato per 24 anni della figlia, ha scosso e indignato la società indiana. L’uomo, Kishore Chauhan di 49 anni, aveva avuto a quanto pare un tracollo finanziario nel 2001 e per cercare di uscirne non aveva trovato di meglio che recarsi da un noto astrologo, Hasmukh Rathod. Questi, dopo aver studiato il caso, gli consigliò di avere rapporti sessuali con sua figlia, allora di 12 anni. Secondo la polizia, l’uomo ha così cominciato a sottoporre la piccola a vessazioni sessuali, con la complicità di sua moglie e dello stesso veggente che svolgeva riti propiziatori. Di recente però, scrive l’agenzia di stampa Pti, poiché gli affari non miglioravano, Chauhan ha chiesto nuovamente aiuto a Rathod che non trovato di meglio che consigliargli di avere rapporti sessuali anche con la figlia minore, di 15 anni. A questo punto la più grande si è rivolta in lacrime allo zio materno che ha presentato una denuncia alla polizia, permettendo di mettere fine alla triste vicenda.

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In Nepal la festa dei cani

Il Nepal celebra il festival dei cani, il Kukur Tihar. Si tratta di una tipica festa nepalese che dura cinque giorni e che si festeggia verso la fine dell’autunno, di solito in coincidenza con i giorni di Diwali, la festa delle luci, che corrisponde ad una sorta di nostro Natale e Capodanno per gli induisti. Durante la festa di Kukur Tihar la popolazione nepalese venera il cane, considerato uno degli animali più fedeli all’uomo fin dai tempi più antichi. Durante questi cinque giorni la gente ricopre i cani con ghirlande di fiori e prepara loro dei piatti speciali. Ad essere venerati non solo i cani domestici ma anche quelli randagi. La festa trae origine da una leggenda narrata nel poema epico indù Mahabharata, secondo la quale un cane sarebbe stato il fedele accompagnatore di un santo indù nel suo viaggio verso la vita eterna. Le celebrazioni di Kukur Tihar sono considerate il simbolo della convivenza pacifica dell’uomo con tutti gli esseri viventi.

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Il PM promette di fermare le violenze contro i cristiani. E contro gli altri?

Le violenze contro i cristiani in Orissa e Karnataka sono “pericolose e sconvolgenti”: lo ha affermato ol Primo Ministro indiano, Manmohan Singh, che ha annunciato punizioni esemplari per coloro che minacciano la convivenza pacifica e l’armonia del Paese. In un discorso fatto all’inaugurazione del NIC (il Consiglio per l’Integrazione Nazionale) a New Delhi, Manmohan Singh ha aggiunto poi che “ci sono forze che incoraggiano deliberatamente le violenze e che devono quindi essere fermamente affrontate e fermate” . “Non ci possono essere due diversi punti di vista – ha detto ancora Singh – sul fatto che questi tentativi di diffondere la violenza devono essere fermati con il pieno potere dello stato che ha lo scopo di proteggere le sue fondamenta democratiche”. E delle violenze contro i cristiani oggi hanno parlato anche alcuni ecclesiastici indiani che hanno accolto con favore le parole di condanna pronunciate ieri da Papa Benedetto XVI durante la cerimonia di canonizzazione di Suor Alphonsa, la prima donna indiana divenuta santa. “Il Pontefice ha posto l’attenzione della comunità internazionale su una minoranza che non è in grado di difendersi da sola” ha detto padre Dominic Emmanuel, portavoce della Arcidiocesi di New Delhi. “Le parole del Papa – ha aggiunto Raphael Cheenath, arcivescovo in Orissa – sono una grande consolazione per tutti i cristiani che soffrono sia in Orissa che nelle altre parti dell’India”.

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Suora violentata in Orissa, arrestato colpevole

La polizia indiana ha annunciato di aver arrestato l’uomo sospettato di aver violentato una suora durante le violenze anti cristiane in Orissa. Lo scrive l’edizione on line del Times of India. Santosh Pradhan e’ stato arrestato nella citta’ di Baliguda e portato gia’ dinanzi al tribunale. Prima di lui erano state arrestate quattro persone per il loro coinvolgimento nelle violenze, gli incendi alle case e gli attacchi alle comunita’ cristiane. Il 26 agosto scorso, tre giorni dopo l’omicidio del leader religioso induista, evento che ha dato il via alle violenze contro i cristiani in Orissa, una suora appartenente alle missionarie della Carita’ di Madre Teresa di Calcutta, aveva presentato una denuncia per stupro, rimasta pero’ segreta e senza seguito fino a quando, la settimana scorsa, e’ stata resa pubblica una lettera di Suor Nirmala, la suora succeduta a Madre Teresa, che chiedeva giustizia. Gli accertamenti clinici hanno poi confermato la violenza sessuale. Il governo ha sospeso il capo della polizia di Baliguda, il quale aveva lasciato la denuncia della suora nel cassetto per settimane. Secondo quanto raccontato dalla religiosa, 40-50 persone armate hanno attaccato, a fine agosto, una casa nel villaggio di Nuagaon, dove lei si trovava insieme ad un prete. La folla aveva aggredito il sacerdote, mentre la suora veniva violentata negli uffici di una organizzazione non governativa. La religiosa, secondo il suo stesso racconto, sarebbe poi stata portata per strada e mostrata nuda, alla presenza di altre persone tra le quali una quindicina di poliziotti. La donna e’ ora a New Delhi in una localita’ protetta, mentre un team di investigatori e’ alla ricerca degli altri colpevoli.

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Due cristiani arrestati per omicidio leader induista in Orissa

La polizia indiana ha arrestato due cristiani legati ai ribelli maoisti in uno stato dell’est dell’India, per l’omicidio di un leader induista che aveva scatenato scontri andati avanti per settimane. Gli arresti sono stati i primi per l’omicidio avvenuto nell’agosto scorso di Laxmanananda Saraswati ad agosto, un attivista collegato con il principale partito di nazionalisti indù all’opposizione. L’omicidio scatenò un’ondata di attacchi di rappresaglia da parte di indù contro i cristiani nel distretto rurale di Kandhamal, nello stato dell’Orissa. “Abbiamo arrestato due persone” ha detto l’ispettore generale di polizia Arun Kumar Ray, aggiungendo che gli arrestati sono cristiani. Un ufficiale di polizia ha detto che i due hanno collegamenti con i ribelli maoisti. Ray ha detto che una terza persona è stata fermata.

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Sul Gange in piena

Ecco il video della cerimonia religiosa di Aarti, una cerimonia religiosa di ringraziamento che si fa ogni sera sulle rive del Gange a Varanasi. L’ho ripresa pochi giorni fa, quando il Gange era talmente in piena che tutti i ghat, gli scalini che portano al fiume dove si sviluppa la vita religiosa e sociale della città, erano completamente sommersi. Tanto sommersi, che hanno dovuto spostare le cremazioni dalle piattaforme sul Gange alle strade interne, in mezzo alle case.

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Niente stretta di mano in chiesa

Andando a messa oggi per il mercoledì delle ceneri nella chiesa qui di Vasant Vihar, il quartiere dove vivo, sono rimasto basito. A parte l’enorme folla di persone, pochi stranieri di tutte le nazioni, mi ha colpito il momento dello scambio del segno di pace. Io ero pronto a stendere la mano quando invece ho visto che gli indiani si giravano faccia a faccia e, guardandosi negli occhi chinando leggermente il capo, si dicevano peace, pace. Nessun contatto, nessuna stretta di mano. A parte il fatto che il saluto indiano tradizionale, il namastè, si fa proprio chinando la testa ma giungendo le mani dinanzi al viso con i due indici che toccano “il terzo occhio”, lo spazio in mezzo agli occhi sopra il naso sulla fronte, non mi spiego il gesto degli indiani al momento dello scambio della pace. Qualcuno mi aiuta? questini igieniche? castali?

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