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Niente topless mentre si guida a Goa

Giro di vite per i turisti stranieri, soprattutto russi e britannici, che in numero sempre maggiore frequentano Goa, lo Stato indiano ex colonia portoghese famosa per i rave party e il consumo di stupefacenti. Il governo locale ha infatti imposto nuove regole di comportamento per i bagnanti, tra cui quella di non guidare il motorino in costume o in topless. Lo rende noto l’agenzia di stampa Pti che cita al riguardo un nuovo regolamento emesso dal ministero del Turismo locale. Si tratta di un opuscolo in lingua inglese e russa che stabilisce alcuni divieti per i turisti, fra cui quello di ”non guidare un motociclo senza vestiti nella parte superiore del corpo”. Molti giovani frequentatori della meta turistica che sorge sul Mar Arabico praticano il naturismo ed hanno l’abitudine di affittare scooter o moto per spostarsi da una spiaggia all’altra. L’opuscolo, distribuito in hotel e uffici di informazione, invita i turisti a rispettare la sensibilita’ locale e ricorda anche che topless e nudismo sulle spiagge ”sono strettamente proibiti”.

fonte: ANSA

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Governatore, sesso e videotape

Uno scandalo a sfondo sessuale, con tanto di foto e video proposti da una tv locale, ha investito l’anziano premier dello Stato indiano dell’Andhra Pradesh, Narayan Dutt Tiwari, che ha pero’ respinto le accuse e negato la vicenda di cui sarebbe protagonista. Le immagini trasmesse dalla tv ABN Andhra Jyoti, in cui Tiwari che ha 86 anni e’ disteso su un letto con solo una camicia indosso ed in compagnia di due avvenenti escort, hanno suscitato scalpore nel mondo politico indiano e conquistato la prima pagina dei principali quotidiani. The Indian Express titola l’apertura odierna con un significativo ”His Sexcellency?”, mentre The Times of India preferisce un piu’ pacato ”Tiwari nega la sua partecipazione nella registrazione sexy”. L’opposizione ha chiesto le dimissioni del premier dell’Andhra Pradesh, uomo del Partito del Congresso di Sonia Gandhi ed un tempo tanto potente da sfiorare (1991) il colpo di diventare premier, incarico che poi ando’ a Narashima Rao. Il suo avvocato, Ravi Shankar, ha dichiarato alla Cnn-Ibn che il video non e’ altro che ”una trama di menzogne” e che una denuncia e’ stata presentata alla magistratura. Da parte sua la locale Corte suprema ha ordinato alla tv di sospendere la trasmissione del documento filmato. A corredo delle immagini ABN Andhra Jyoti ha intervistato una donna, chiamata Radhika, che ha detto di aver inviato le ragazze ”per dilettare Tiwari” in cambio della promessa di una licenza per sfruttare una miniera di minerale di ferro. La licenza pero’ non e’ mai arrivata, ha assicurato, da qui la decisione di diffondere le immagini compromettenti. Tiwari poi, si e’ dimesso in seguito alle rivelazioni su uno scandalo sessuale che lo ha visto protagonista. La notizia è arrivata a poche ore dalla visita ad Hyderabad, la capitale dell’Andra Pradesh, della presidente indiana Pratibha Patil. Secondo fonti di stampa, la presidente avrebbe chiesto a Tiwari le dimissioni per non metterla in difficolta’ durante la sua visita, anche se l’ex governatore si e’ dichiarato estraneo ai fatti.

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Convocato il parlamento delle prostitute

Le prostitute di Calcutta stanno organizzando finte sessioni parlamentari per denunciare la scarsa attenzione dei legislatori indiani verso la loro condizione e per creare consapevolezza tra la gente. Come una normale sessione legislativa, solo lo speaker o il suo vice possono condurre la discussione, togliendo anche la parola se i membri, che rappresentano 36 organizzazioni, rifiutano di porre fine al loro discorso e possono, se necessario, anche espellere qualcuno. Lo ha spiegato all’agenzia di stampa indiana PTI, Sadhna Mukherjee, una prostituta presidente della ONG locale Durbar Mahila Samanaya Committee. “Abbiamo dei rapporti che rivelano che il governo voglia rendere piu’ stringente l’Immoral Trafficking Prevention Act – ha detto la Mukherjee – prevedendo l’arresto dei nostri clienti, e con azioni penali verso i proprietari degli alberghi o delle case dove lavoriamo, impedendo ai ai figli delle prostitute di usare i loro soldi finchè non abbiano compiuto i 18 anni”. La Mukherjee è portavoce di oltre 65000 prostitute che chiedono il diritto di vivere di lavorare in una delle capitale asiatiche del sesso a pagamento, pratica che la legge indiana vieta esplicitamente. “Il nostro parlamento è una forma di protesta contro la democrazia patriarcale visto che gli operatori del sesso non hanno la possibilità di esprimere la loro condizione nelle camere del parlamento reale” ha aggiunto Swapna Gayen, vice presidente del parlamento delle prostitute, che ha spiegato che le deliberazioni che saranno adottate nel parlamento, verranno poi rese noti ai veri legislatori e diffuse in vari modi nel paese e all’estero, attraverso seminari, convegni, e il giornale organo ufficiale delle prostitute, il Durbar Sambad. Il progetto comunque è di abolire l’Immoral Trafficking Act, la legge anti prostituzione attualmente in vigore, sostituendolo con una nuova legislazione che non taccia gli operatori del sesso come trafficanti immorali.

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India: educazione sessuale in classe senza parlare di sesso

Educazione sessuale nelle scuole indiane, ma senza pronunciare la parola ”sesso” . A partire dal prossimo mese di novembre partira’, nelle classi per i ragazzi tra i 15 e i 19 anni, un programma di educazione
sessuale sperimentale. Gia’ da tempo il governo indiano, in collaborazione con il Ministero della salute, aveva proposto l’avvio di lezioni di educazione sessuale nelle scuole superiori, soprattutto per diffondere fra i giovani una maggiore consapevolezza in relazione a comportamenti a rischio, specie in un Paese come l’India dove oltre due milioni e mezzo di persone sono affette dal virus HIV. Ma i programmi non sono mai stati approvati. Considerati troppo espliciti in un Paese dalla morale molto rigorosa dove il sesso e’ ancora tabu’, e addirittura vietati da sei stati indiani, non sono mai riusciti ad essere attuati nel Paese.
Anche molte famiglie si sono opposte, sostenendo che quel genere di lezioni avrebbero potuto corrompere la morale dei loro ragazzi. Di qui la decisione governativa di un emendamento del progetto originario.
I libri di testo che erano stati preparati sono stati epurati dalle immagini e da espressioni considerate troppo esplicite. I funzionari ministeriali che hanno lavorato al progetto sperano che in questo modo non ci saranno ulteriori proteste. ”Questa volta – spiega Sujata Rao, direttore di NACO (National Aids Control Organisation) – abbiamo fatto una serie di consultazioni, tenendo conto delle opinioni sia dei conservatori che della gente dalla mentalita’ piu’ aperta e sulla base dei risultati di queste consultazioni abbiamo finalizzato il programma. Abbiamo eliminato parole come sesso e masturbazione, anche perche’ non vogliamo insegnare il Kama Sutra ma solo rendere responsabili questi ragazzi”. Sujata Rao ha inoltre chiarito che in classe si parlera’ molto di AIDS e dei rischi che questa malattia comporta. Ovviamente, ha detto, non si potra’ evitare di parlare di preservativi ma gli insegnanti dovranno focalizzare l’attenzione soprattutto sull’astensione sessuale come mezzo per combattere questa piaga. ”Il programma – ha aggiunto la Rao – si occupera’ anche molto di spiegare ai ragazzi i cambiamenti fisici e mentali a cui sono soggetti. Non possiamo nascondere ai ragazzi cose che ormai vedono anche in televisione. Non sono degli stupidi che vivono su un’isola e non dobbiamo nemmeno dimenticare che il 15% delle gravidanze nel Paese riguarda adolescenti.”

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