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Reliance firma accordo con Dreamworks di Spielberg

Anil Ambani, l’industriale indiano fra gli uomini piu’ ricchi al mondo, ha annunciato oggi la finalizzazione dell’accordo con la Dreamworks di Steven Spielberg per la realizzazione di sei film all’anno. Secondo l’agenzia IANS, la Reliance Big Entertainment di Ambani e la Dreamwork del regista di ET, hanno firmato oggi a New York un accordo gia’ sulla carta da tempo, del valore di partenza di 825 milioni di dollari. I film prodotti dai due saranno distribuiti da Walt Disney a livello globale, mentre i diritti per l’India saranno detenuti da Ambani e dalla sua Reliance. Nell’accordo rientra anche la possibilita’ per Spielberg di avvalersi di collaboratori e maestranze indiani. Anil Ambani, discendete insieme a suo fratello (dal quale si e’ separato) delle industrie Reliance fondate dal padre, e’ a guida di un gruppo che spazia dalla telefonia alle telecomunicazioni, dalle finanze allo sviluppo delle infrastrutture. Il gruppo di Ambani e’ anche proprietario di multisala in India, Stati Uniti, Malesia e Mauritius. L’anno scorso Ambani si fece avanti nei confronti di Spielberg la cui Dreamworks cercava la liquidita’ necessaria per il divorzio da Paramount.

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Steven Spielberg l’indiano

Bollywood al salvataggio dei sogni di Dreamworks: secondo fonti del Wall Street Journal lo studio di Steven Spielberg sarebbe vicino a un accordo con il gruppo indiano Reliance per una nuova avventura cinematografica che darebbe al regista di Jurassic Park la liquidità necessaria per il divorzio dal gigante Paramount. Reliance investirebbe nel gruppo di Spielberg una somma pari ad almeno mezzo miliardo di dollari. Nel gruppo indiano, che ha base a Mumbai, Dreamworks avrebbe trovato un inconsueto e ambizioso partner per gli standard del mondo del cinema: un gruppo indiano con interessi nelle telecomunicazioni, servizi finanziari e entertainment che vuole costruire un impero mediatico finanziando film di Hollywood. Secondo il Los Angeles Times i contatti tra Dreamworks e Reliance sono ancora fluidi e la società di Spielberg sta parlando anche con altri potenziali investitori. Quanto a Reliance è in contatto con altri studi di Hollywood tra cui la Metro-Goldwyn-Mayer. Paramount fa parte di Viacom, il gruppo che ha comprato Dreamworks nel 2006 per 1,6 miliardi di dollari dando il via a un matrimonio che si è ben presto guastato. Dreamworks è stato fondato nel 1994 da Spieberg con Jeffrey Katzenberg e David Geffen. Negli ultimi tempi lo studio ha garantito successi alla Paramount come ‘Blades of Glory’, e ‘Dreamgirls’, ma le relazioni tra Dreamworks e Paramount si sono presto guastate e l’anno scorso il regista e i suoi partner hano cominciato a meditare una separazione alla fine del 2008. Ci potrebbero volere mesi prima che il nuovo matrimonio con Reliance arrivi all’altare, hanno detto al New York Times fonti protette dall’anonimato. Per finanziare il divorzio da Paramount, Spielberg e compagni potrebbero dover cercare un altro mezzo miliardo di dollari altrove che darebbero alla nuova entità le basi necessarie a produrre sei film all’anno. Il nuovo gruppo cercherebbe poi uno studio per distribuire i film. Secondo il Wall Street Journal, Spielberg preferirebbe la Universal che ha tenuto a battesimo la sua carriera, ma la Twentieth Century Fox di Rupert Murdoch potrebbe essere un altro candidato agguerrito. Reliance è controllato da Anil Ambani, il fratello minore dell’uomo d’affari più ricco dell’India, Mukesh Ambani, a cui fa capo un gruppo rivale. Mukesh Ambani ha avviato un ambizioso programma di espansione in India mentre suo fratello Anil si è proiettato verso l’esterno oltre ad aver messo in piedi uno studio di produzione a Bollywood, Adlabs Film, e la maggiore rete radiofonica Fm in India. In maggio Reliance Entertainment ha annunciato finanziamenti a società hollywoodiane legate ad alcune delle maggiori star del cinema americano, tra cui George Clooney e Tom Hanks. Tre mesi prima il finanziere americano di origine ungherese George Soros aveva acquistato una quota del tre per cento nel gruppo Entertainment per cento milioni di dollari

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