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Guru dello yoga fonda Mani Pulite in India. Ci mandiamo Di Pietro?

Uno dei piu’ conosciuti guru indiani, finora concentrato nella diffusione dello yoga in patria e all’estero, ha deciso di ampliare il proprio raggio d’azione lanciando una campagna di ”mani pulite” in India contro corruzione e riciclaggio di denaro sporco. Si tratta di Baba Ramdev, 57 anni, che in una conferenza stampa a New Delhi ha annunciato un nuovo partito politico per ”ripulire il corpo della politica indiana”. Secondo fonti di stampa locali, il ”santone” ha intenzione di creare un vasto movimento politico per partecipare alle prossime elezioni legislative previste per il 2014. Ma, ha assicurato, ”non intendo candidarmi in prima persona”. Gia’ in passato il guru dalla folta e nerissima barba, che e’ chiamato anche Swami Randev e che vive in un ashram da 1.700 posti nella citta’ sacra di Haridwar (a nord di Delhi), era salito alla ribalta della cronaca per alcune stravaganti campagne contro la mala gestione della cosa pubblica. Il suo programma politico prevede di usare il denaro sottratto ai corrotti per il ”bene del Paese e per combattere la miseria, fame e ignoranza ” come ha spiegato ai giornalisti indiani. Il guru, nato nel Bihar (India del nord) con il nome di Ramkishan Yadav, vorrebbe anche misure drastiche come la pena capitale per i terroristi e per gli stupratori, oltre che per coloro che uccidono le vacche (sacre per gli induisti) e per i santoni indiani corrotti, come quelli che di recente sono stati coinvolti in scandali sessuali e finanziari. Uno dei suoi obiettivi sarebbe di riportare in India i soldi degli evasori fiscali nascosti nelle banche svizzere. Baba Ramdev, a cui la stampa attribuisce un patrimonio di 160 milioni di euro, e’ famoso per le sue lezioni di yoga in televisione al mattino presto e per le sue cure ayurvediche, la tradizionale medicina indiana. I suoi programmi televisivi sono diffusi in Europa, Usa e Australia e sono visti da 80 milioni di telespettatori, secondo quanto assicurano i suoi seguaci. Il guru sostiene di aver curato molte malattie, tra cui tumori e anche l’Aids, con le posizioni dello yoga e preparati naturali. Lui stesso avrebbe iniziato a praticare lo yoga da bambino per guarire da una paralisi che lo aveva colpito all’eta’ di 5 anni. Nel 2009 era stato al centro di un’accesa polemica dopo che aveva dichiarato, in una petizione alla Corte Suprema indiana, che l’omosessualita’ si puo’ curare con esercizi di respirazione, come il ”pranayama” e con tecniche di meditazione. Sempre l’anno scorso era finito sotto i riflettori della stampa mondiale per aver comprato, attraverso la sua fondazione, una piccola isola in Scozia da trasformare in un centro di meditazione e di yoga per stranieri.

fonte: ANSA

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Il santone rattusone

Più di una volta ho scritto di santoni che approfittano del loro status per possedere sessualmente donne. Uno scandalo che sta facendo scalpore in questi giorni soprattutto nel sud dell’India è quello che ha interessato il guru Swami Nithyananda, beccato dalle telecamere mentre si preoccupava della salute fisica e spirituale (ehm) di una donna.

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Attentato a Pune, muore italiana

C’e anche Nadia Macerini, un’italiana di 31 anni amante dei viaggi e della vita ‘alternativa’, fra i nove morti causati dall’attentato terroristico che ieri ha letteralmente distrutto il bar-ristorante ‘German Bakery’ di Pune, capitale culturale dello Stato indiano di Maharashtra. La conferma della sua identità è stata fornita oggi dal commissariato di polizia locale, dopo che per ore il cadavere era rimasto senza nome nell’obitorio dell’Ospedale generale Sassoon, in attesa di un riconoscimento ufficiale. Da molti anni all’estero, la Macerini aveva scelto da qualche tempo l’India come patria d’adozione, al termine di un periodo trascorso negli Usa. A Pune aveva approfondito yoga e meditazione, frequentando l’Osho Ashram, un centro fondato dal guru Bhagwan Shree Rajneesh, che si trova a poche decine di metri dal locale dove è avvenuta l’esplosione. Su Facebook, il social network che frequentava assiduamente, Nadia ripeteva spesso il suo amore per l’India e per Pune, città che ad un certo momento aveva sintetizzato con la significativa frase: “Casa, dolce casa”. E’ stata la responsabile dell’Ashram, Sadna Amrit, a dare per prima all’ANSA la notizia della sua presenza fra le vittime. “Nadia veniva qui per le sue meditazioni – ha raccontato la donna – ma non viveva con noi”. Affranti e rinchiusi in un comprensibile riserbo i parenti a Levane di Bucine, in provincia di Arezzo, dove la sorella Cinzia é consigliere comunale. Non appena è emerso il sospetto della possibile nazionalità italiana di una delle vittime, la Farnesina si è subito attivata attraverso le rappresentanze diplomatiche a New Delhi e Mumbai, ed un responsabile del consolato di questa seconda città si è recato a Pune per il riconoscimento della salma. Fra le persone decedute, oltre alla Macerini, vi sono uno studente iraniano e sette indiani, mentre 12 stranieri – tra cui nessun altro italiano – fanno parte dell’elenco dei 60 feriti. Con questo attentato, realizzato da sconosciuti che hanno lasciato uno zaino imbottito di esplosivo sotto un tavolo, a 14 mesi di distanza dal sanguinoso attacco di un commando a Mumbai del novembre 2008 l’India è tornata apparentemente nel mirino del terrorismo. Le autorità indiane hanno adottato una linea prudente nelle indagini, sostenendo che la ‘German Bakery’ non era considerato un “obiettivo sensibile”, mentre lo era l’Osho Ashram, frequentato in passato dal cittadino pachistano-americano David Hendley, arrestato in ottobre a Chicago per complicità nell’attentato di Mumbai. E nel mirino dei terroristi poteva essere, a qualche centinaio di metri nel Koregaon Park, anche la Chabad House, luogo di culto ebraico. “Ma gli attentatori – ha sostenuto oggi il ministro dell’Interno, P. Chidambaram – hanno scelto il famoso caffé perché sempre pieno di turisti stranieri”. Il timore delle autorità indiane, che oggi hanno dichiarato lo stato di massima allerta per tre città, fra cui New Delhi, é che i movimenti clandestini islamici vogliano far fallire prima del nascere i colloqui di pace fra Pakistan e India che dovrebbero tenersi il 25 febbraio, con al centro la spinosa questione del Kashmir.

fonte: Ansa

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Da giovedì il Kumbha Mela ad Haridwar

Un sadhu

Comincia giovedi’ prossimo ad Haridwar, una delle citta’ sacre dell’India, il Kumbh Mela, uno dei festival religiosi piu’ importanti e sentiti dalla parte induista del paese. Il Kumbh Mela, secondo gli astrologi, si tiene quando il pianeta Giove entra in Acquario e il Sole entra in Ariete. Si tiene alternativamente, ogni 3 anni, in quattro localita’ indiane, Allahabad (anche nota come Prayag) nello stato indiano dell’Uttar Pradesh, sita sulla confluenza dei tre fiumi sacri indiani (il Gange, lo Yamuna e il Saraswati, fiume mitologico); Haridwar (in Uttarakhand) luogo dove il Gange entra nelle pianure scendendo dall’Himalaya; Ujjain (in Madhya Pradesh) sulle rive del fiume Shipra; Nasik (in Maharasthra) sulle rive del fiume Godavari. Il ciclo include, ogni dodici anni, la grande (Maha) Kumbh Mela di Allahabad, frequentata da milioni di persone e considerato il festival religioso piu’ grande del mondo. Il Kumbh Mela commemora una battaglia tra divinita’ e demoni per la conquista di una brocca contenente il nettare dell’immortalita’. Durante la lotta alcune gocce del nettare si sparpagliarono e caddero in quattro luoghi: per l’appunto Allahabad, Haridwar, Ujjain e Nasik. Il momento centrale del Kumbh Mela (che dura circa quattro mesi, quest’anno terminera’ il 28 aprile) e’ costituito da una serie di rituali nel fiume della citta’ di turno. Il primo sara’ il 14 gennaio, l’ultimo il 28 aprile, quelli piu’ sacri il 12 febbraio e il 15 marzo. In questa occasione, nella citta’ di Haridwar sono attesi milioni tra pellegrini, santoni veri e falsi, sadhu, yogi, ma anche turisti da tutto il mondo che vengono alloggiati nei campi di tende messi a disposizione dal governo. Oltre ai bagni rituali, moltissimi sono gli eventi previsti, tra cui celebrazioni, conferenze, assemblee, discussioni su temi religiosi, canti e balli. In vista dell’inizio del pellegrinaggio milioni di persone, in particolar modo sadhu e devoti, molti dei quali nudi e con il capo cosparso di cenere, stanno gia’ viaggiando da tutta l’India e dal Nepal verso Haridwar dove le autorita’ locali stanno predisponendo tutto il necessario. Le speciali aree tendate divise per uomini e donne e luoghi di ristoro sono stati installati nella cittadina e le unita’ sanitarie di soccorso sono pronte per soccorrere eventuali pellegrini in difficolta’. Le ferrovie indiane hanno annunciato di aver aggiunto treni speciali per facilitare l’arrivo dei devoti nei luoghi del festival.

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Ali’ Baba e i quaranta ladroni. Sui falsi santoni indiani

Ho letto ieri sull’Ansa la notizia riportata di seguito. Poichè di “fake baba”, falsi santoni, che si rivolgono soprattutto agli occidentali ne ho incontrato e scritto parecchio, ho chiesto all’amico Tuttoquà di utilizzare il suo caustico linguaggio per scrivere della cosa. Il post lo riposto di seguito e può essere letto sul suo blog qui. Ovviamente, non tutti i santoni sono fake, qualcuno di veramente mistico c’è, ma le esperienza di moltissimi purtroppo offuscano la realtà di pochi. Ricordo quelli che violentano le straniere con la scusa del tantra, quelli che girano in Rolls Royce, i milionari. A volte mi chiedo: ma ci ricordiamo che nella nostra tradizione occidentale e in quella mediorentale, ci sono numerosi santoni, eremiti, asceti, maestri spirituali, che hanno insegnato la meditazione, la rinuncia, l’alienazione. Uno di questi mi pare nacque in una grotta. Ma forse è troppo banale. Meglio seguire gli insegnamenti di questi maestri, senza avere neanche lo stimolo a fare una ricerca su internet per verificare il curriculum di questi signori.

Ali’ Bába, e i quaranta ladroni (POST sull’India)

Su segnalazione del buon Nello, ricevo e volentieri pubblico e commento.

Il 9 Ottobre, l’ANSA ha pubblicato la seguente agenzia:

ROMA, 9 OTT – Pilot Baba, uno dei più famosi “Maha yogi” dell’India, sarà domenica a Roma per una conferenza dedicata al “potenziamento del Sé interiore”. La sua storia di missionario dell’autorealizzazione è cominciata molti anni fa durante il conflitto tra India e Pakistan: sopravvissuto miracolosamente allo schianto dell’aereo da lui stesso pilotato, Pilot Baba abbandonò tutto e si trasferì nell’Himalaya, approfondendo per sette anni le tecniche della meditazione profonda. In questo periodo sperimentò personalmente il “samadhi”, uno stato – spiega la tradizione indiana – di semisospensione delle funzioni vitali, nel quale il battito cardiaco viene ridotto al minimo e si permette all’anima di fuoriuscire dal corpo. Pilot Baba si è fatto seppellire in passato per sei giorni e ha passato tre giorni sotto l’acqua, sospendendo le funzioni fisiologiche e abbassando il ritmo del respiro, per dimostrare pubblicamente il potere immenso, e sconosciuto, contenuto nel corpo umano. Attualmente Pilot Baba insegna queste tecniche di evoluzione interiore in America e in Giappone, oltre che in India. Domenica 11 ottobre sarà possibile seguire la sua conferenza alla Sala San Leone Magno, in via Bolzano 38 a Roma, dalle 17 alle 20. Ma nei giorni successivi, dal 12 al 18 ottobre, ci si potrà anche iscrivere ai suoi seminari che parleranno di come usare il potere della mente, come cambiare il destino modificando il proprio “karma”, come usare le tecniche per rilassare le tensioni e affermare l’Essere. Per informazioni si può contattare il Centro ayurvedico Devata (tel. 06/35347810) o l’Accademia Yoga (tel. 06/4742427).

Un Maha Yogi e’, se non mi sbaglio, un esperto di meditazione e di Yoga, i cui benefici sulla salute e sulla psiche sono difficilmente discutibili, o almeno cosi’ dicono gli esperti. In India, di questi personaggi se ne possono trovare a pacchi, piu’ o meno celebri e piu’ o meno imbroglioni. Il problema, dal mio punto di vista, e’ che costoro, spesso e volentieri, trascendono il loro ruolo di “insegnanti di educazioni fisica” (e’ riduttivo, ma serve a rendere l’idea), per assumere il ruolo di veri e propri santoni. Si ritrovano ad essere corteggiati da stuoli di seguaci accaniti e da milioni di incantati adoratori, persone (benestanti prima di tutto), disposte ad andare ovunque per vederli, ma non tanto per poter trarre insegnamento dalle loro lezioni, ma piuttosto per conoscerli, salutarli, inchinarsi davanti a loro, toccargli la veste e, soprattutto, riceverne la benedizione. Si, avete capito bene, la benedizione, nonostante questi non siano sacerdoti di alcun genere. E’ come se io, vestito da cardinale, mi mettessi a benedire la gente che passeggia sotto i portici di Bologna al sabato sera! Ma cose da pazzi!

Non parlo per sentito dire, ma per esperienza personale: un bel giorno, nel giardino pubblico di fronte casa, un drappello di “engineers” inizia a montare un gigantesco gazebo, mentre la Demo House (la bellissima villetta a schiera utilizzata per attirare e truffare gli ignari conduttori), viene letteralmente addobbata a festa, con striscioni, luci, piante, tappeti rossi, tende da circo, templi d’oro, mucche, cani cavalli, ricchi premi e cotillons. Un paio di giorni dopo arriva uno di questi santoni, (mi pare si chiamasse Baba Ramdi…), che prende possesso della villetta e inizia a ricevere, a ciclo continuo, lunghissime file di adoratori (per la gioia del sottoscritto, che si ritrova lo spazio antistante casa invaso da ogni genere di mezzo di trasporto, al punto quasi da non riuscire piu’ nemmeno a uscire di casa). Inutile dire, che al termine del soggiorno del Lord, il verde e la strada erano ridotti in condizioni ancora piu’ pietose di quanto non fossero normalmente tenuti dalla proprieta’. Le mie coronarie ancora ringraziano sentitamente.

Ma torniamo ai Guru. Questi signori, approfittando della celebrita’, non solo diventano straricchi, ma divengono anche potentissimi, e capaci di influenzare uomini politici, ministri e capitani d’industria. E, ovviamente, lo fanno senza troppo ritengno, allo scopo di elargire favori personali, di guadagnare ancora piu’ soldi e prestigio e, anche, di rafforzare il loro ruolo e la loro immagine. Sono macchine da business, perche’ oltre alle sedute pubbliche, frequentate da migliaia di persone, vendono anche libri, CD, DVD, diete speciali, gadget e tutto il resto. E’ evidente che mischiare il sacro e il profano in India sia divenuto lo sport preferito di un sacco di gente (che s’adda da pe’ campa’): infatti, il sacro attira le masse, ma in barba al sacro il profano fa crescere i quattrini a palate sui rami degli alberi. Chiarisco: non faccio il moralista, anche perche’ questa cosa avviene ovunque, anche da noi, ma noi non urliamo al Mondo di essere il Paese dell’esperienza mistica, dell’accoglienza, del sorriso, degli sguardi profondi, dell’amicizia e di tante altre virtu’, e poi inchiappettiamo il primo che passa. Noi inchiappettiamo e basta, mi pare piu’ coerente.

E allora? Su, coraggio, ditemi “che te ne frega?”, chiedetemi se sono invidioso a tal punto da scriverci su un POST. No, in teoria non me ne importerebbe una cippa, se non fosse che Nello ha scovato poi anche questo articolo.

Qui si scopre che il nostro Pilot Baba e’ uno che, grazie ai suoi poteri mistici, ricicla enormi quantita’ di danaro sporco, per conto di industriali e politici, indiani e non. E guadagna cifre da capogiro, arrivando perfino a chiedere il 50% della cifra come commissione, perche’, come avrete letto nell’articolo, “perche’ rischiare per un misero 10%?”. Bisogna comprenderlo il pover’uomo. Uno che se ne fa, ad esempio, del 10% di 50 Crore Rupees (circa 10 milioni di dollari)?? In India poi, che potere d’acquisto si puo’ mai attribuire a un milione di dollari americani???

Si, e’ proprio un Guru, con una capacita’ speciale: quella di far rivoltare Yogananda nella tomba, grazie alla sola imposizione delle mani su un grasso pacco di banconote!

Che mariuolo!

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Un guru indiano compra isola scozzese per farci un ashram

Il guru indiano Baba Ramdev ha acquistato un’isola della Scozia, la piccola isola di Cumbrae, al largo della citta’ di Largs, per trasformarla in una sua base per l’esercizio dello yoga e della meditazione. L’acquisto di Cumbrae, costato circa 2 milioni di sterline, e’ stato effettuato attraverso la fondazione Patanjali Yogpeeth, fondata dallo stesso guru Baba Ramdev per diffondere i valori dello yoga e dello spiritualismo e gestita in Gran Bretagna da una coppia scozzese, ma di origine indiana, Sam e Sunita Poddar, seguaci di Ramdev, che si occuperanno anche dell’amministrazione dell’isola e della gestione delle attivita’. ”Il mio scopo – ha detto Ramdev all’inaugurazione che si e’ tenuta ieri – e’ quello di trasformare quest’isola in un paradiso di pace”. Ramdev si aggiunge ora alla lista di quei guru che hanno messo loro basi anche fuori dall’India. Prima di Ramdev il piu’ noto e’ Maharishi Mahesh Yogi, che alla fine degli anni sessanta divenne famoso per il suo incontro con i Beatles. Sull’isola di Cumbrae, che si estende per circa 285 ettari, sorge anche un castello del tredicesimo secolo che verra’ utilizzato per ospitare i seguaci e per svolgere le attivita’ del centro, che potra’ ospitare circa 100 persone per volta. Agli ospiti verranno offerte terapie yoga, massaggi, cibi naturali. Baba Ramdev ha circa 80 milioni di seguaci in tutto il mondo.

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L’eclissi in India e Nepal, due morti e bagno purificatore

Due persone sonno morte a Varanasi, la ex Benares indiana citta’ sacra dell’induismo, uccise mentre si recavano sul Gange per partecipare al bagno purificatore dopo l’eclissi.  Secondo la polizia una persona e’ morta per annegamento mentre si bagnava nel fiume, le cui acque sono alte a causa dei monsoni, mentre una seconda e’ stata schiacciata dalla folla. Subito dopo il passaggio dell’eclissi da Varanasi, infatti, come consigliato dagli astrologi, oltre 70000 persone si sono recate sul Gange per effettuare un bagno purificatore e lavarsi dagli influssi, da molti astrologi ritenuti non favorevoli, del fenomeno astronomico. Un centinaio i feriti ricoverati in ospedale. Anche in Nepal stamattina migliaia di cittadini hanno assistito all’eclissi, visibile in 14 distretti del paese himalayano, a cominciare dalle 5.45 del mattino fino alle 7.48. Nella capitale Kathmandu, per strada e sui balconi si sono riuniti alle 6.50 i nepalesi, che poi si sono riversati a Pashupatinath, la ”Benares del Nepal” sulle rive del fiume sacro Bagmati, per il bagno rituale. Il monsone ha parzialmente offuscato la vista in alcune zone, mentre in altre il cielo si e’ oscurato come fosse sera e lo spettacolo astronomico e’ stato notevole. Consigliato dagli astrologi (il Nepal e’ a maggioranza induista), il ministro degli interni ha dichiarato per oggi una festa nazionale, lasciando chiusi uffici, fabbriche, scuole e anche missioni diplomatiche sia estere che nepalesi all’estero.

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Domani l’eclissi, paura e ritualità in India

E’ alta la febbre in India per l’eclissi che domani mattina attraversera’ il paese da ovest a est. Gli astrologi indiani, gli uomini piu’ ascoltati nel paese anche dai politici (furono gli astrologi a decidere il giorno dell’indipendenza dell’India dall’Inghilterra), hanno diramato un vero e proprio vademecum su come comportarsi durante l’eclissi. Lo stato del Gujarat a ovest sara’ il primo a vedere l’eclissi alle 5.28 del mattino. Il luogo dal quale si vedra’ meglio e’ a Patna, in Bihar, nel nord est, dove l’eclissi durera’ 3 minuti e 30 secondi. 13 gli stati indiani dai quali sara’ possibile vedere il fenomeno. L’eclissi comunque, non e’ considerata del tutto favorevole dagli astrologi indiani, che temono l’oscuramento del sole. Molti templi saranno chiusi per evitare che spiriti maligni e demoni si possano impossessare dei luoghi di culto. I fedeli induisti dovranno recitare determinati mantra, una sorta di litanie rituali spirituali dell’induismo, a particolari ore del giorno per allontanare i flussi negativi. Da evitare di nascere domani, secondo Harish P Goswami, un astrologo di Ahmedabhad, perche’ come tutti i cancro, in questo periodo soffriranno di grossi problemi economici e di perdite negli affari. Vietato mangiare fuori e comunque mangiare cibo cotto durante l’eclissi. Obbligatorio fare un bagno purificatore dopo l’eclissi ed osservare un digiuno, rinviare a dopo il fenomeno astronomico tutti i maggiori impegni. Ma alcuni astrologi si spingono anche sul catastrofismo, predicendo disastri naturali soprattutto legati all’acqua. ”Possibili inondazioni, esondazioni e perche’ no, tsunami nelle citta’ costiere, dal momento che c’e’ una maggiore spinta gravitazionale derivata dalla spinta congiunta di sole e luna”, ha detto alla televisione l’astrologo di Delhi K.N. Rao. Disastri smentiti dal guru Ramdev, uno dei piu’ seguiti maestri spirituali di yoga. 1600 euro circa il prezzo di un posto finestrino sull’aero charter organizzato apposta per vedere l’eclissi che partira’ domattina da Delhi per raggiungere a est Patna in Bihar, passando per Gaya. Poco meno di 600 euro gli altri posti. Gia’ oltre 30 persone hanno prenotato. L’aviazione militare indiana fara’ partire due aerei che filmeranno tutta l’eclissi per scopi scientifici. Chi non può venire in oriente a vedere l’eclissi, può farlo comodamente dalla sua poltrona, cliccando qui.

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Falso santone ricercato dall’interpol

L’Interpol è sulle tracce di un santone indiano del sud che avrebbe frodato centinaia di persone tra India ed Emirati Arabi Uniti. Lo riferisce la televisione indiana. Santosh Madhavan da Kochi in Kerala, si faceva chiamare Swami Amrithachaithanya ed aveva molti fedeli, ai quali prometteva l’illuminazione attraverso pratiche yoga e meditative. Uno dei moltissimi santoni presenti in India e che girano il mondo facendo leva sul fascino di questa terra e su quello della filosofia indiana. A suon di dollari organizzava corsi, seminari, ritiri di meditazione e preghiera, ma contro di lui sono state presentate diverse denunce. La polizia indiana, su indicazione dell’interpol che ne ha messo la foto del santone sul loro sito internet, ha fatto irruzione nel suo ashram nel sud dell’India. Qui la sorpresa: nelle sue stanze, invece di santini, immagini sacre, bacchette per incenso, la polizia ha trovato cd e film pornografici, droga e pelli di tigre. L’uomo, rintracciato dalla televisione, si è dichiarato innocente, presentando un certificato di nascita per dimostrare che il santone ricercato è solo un omonimo che sfrutta la sua notorietà. Ma poco dopo aver rilasciato l’intervista, il santone ha fatto perdere le sue tracce. L’Interpol ha emesso un mandato internazionale di cattura nei suoi confronti.

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Paramilitari indiani addestrati con lo yoga

Il personale delle forze paramilitari indiane sarà addestrato utilizzando le tecniche dello yoga sotto la guida di Baba Ramdev, uno dei guru più celebri in India. Il tutto per cercare di diminuire lo stress e migliorare il rendimento, secondo quanto scrive oggi il quotidiano Indian express. “Abbiamo pianificato di iniziare ad addestrare 800 persone con lo yoga – ha dichiarato un ufficiale del CRPF (Central Reserve Police Force) – e in seguito estenderemo il programma a tutti gli altri”. La decisione di ricorrere allo yoga è derivata da un elevatissimo livello di stress tra i componenti delle forze paramilitari che ha causato, negli ultimi anni, un aumento dei casi di omicidio. Nel 2007 sono stati 10 i casi accertati, mentre nel 2008 il battaglione 201 ha già registrato 4 casi. “Questi uomini vivono una vita difficile, ha spiegato l’ufficiale del CRPF, sopportano livelli di stress notevolissimi, anche perché nella maggior parte dei casi operano in zone di combattimento”. Secondo fonti governative le forze paramilitari indiane hanno 72 dei propri battaglioni impegnati in operazioni nella zona del Kashmir mentre sono circa 44.000 gli uomini che operano negli stati del nord est dove si occupano di contenere le insurrezioni dei gruppi di ribelli di estrema sinistra. Ben 35.000 lavorano per il controllo dei naxaliti. “In base a quello che è il nostro schema organizzativo – spiega il direttore generale dell’CRPF, VK Joshy, la possibilità per i miei uomini di lavorare in una zona dove regna la pace si ha soltanto per un periodo non superiore ad un quinto della loro carriera”. Joshy ha poi detto che le date e le modalità di svolgimento dei corsi di yoga con Baba Ramdev saranno presto stabilite.

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