Il governo tenta di recuperare all’asta oggetti di Gandhi

Il governo indiano ha convocato una riunione di emergenza di esperti per decidere le azioni da intraprendere nei confronti di una casa d’aste di New York nella quale, il mese prossimo, saranno venduti oggetti appartenuti al Mahatma Gandhi. Il ministro della Cultura, Ambika Soni, ha convocato degli esperti, tra i quali la nipote del padre della patria, Tara Gandhi Battacharjee, che dovranno decidere le azioni per recuperare gli occhiali, i sandali e l’orologio da tasca del Mahatma. ”Con questi ho visto il sogno di fare un’India libera”, aveva detto Gandhi ad un ufficiale britannico poco prima di regalargli i suoi occhiali da vista tondi, uno dei segni esteriori caratteristici del padre della patria indiana. Tanto caratteristici da diventare essi stesso simbolo di Gandhi in diverse iconografie e addirittura simbolo di partiti politici che si rifanno al messaggio gandhiano. Per questo il governo vorrebbe recuperare gli oggetti, come fece l’anno scorso per delle lettere autografe del Mahatma che furono acquistate dall’esecutivo pochi giorni prima che andassero all’asta da Christie’s. Il valore degli oggetti che saranno messi all’asta il prossimo mese a New York si aggira intorno ai centomila euro. Il governo indiano vorrebbe portare gli oggetti in un museo in India, dal momento che la quasi totalita’ delle reliquie del Mahatma sono conservate nel suo paese. Il ministro della Cultura ha chiesto al collega degli Esteri di verificare se ci sono degli spiragli diplomatici per impedire che altri acquistino gli oggetti di Gandhi.

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