Mi è venuto da dire stamattina entrando nel Justus Lipsius, il palazzo di Bruxelles dove ha sede il segretariato generale del consiglio dell’Unione Europea e dove si tengono i Consigli Europei.
Le polemiche su Entropa, l’istallazione di arte moderna voluta dal governo Ceco in occasione della sua presidenza, piazzata nella sala stampa principale/atrio del Justus Lipisus e realizzata dall’artista (sic!) David Černý, ci sono già state e, devo dire, a ragione. Preciso che non sono contrario all’arte moderna, ma credo che quest’opera provocatoria e per diversi versi interessante, sia assurda e comunque, stia meglio in un museo o una esposizione di arte moderna, anziché nella sala stampa principale del palazzo del consiglio europeo.
Analizziamo l’opera vedendo ogni sua peculiarità.
Questa è l’opera nella sua interezza. Tenete presente che le auto della Germania si muovono, i giocatori italiani si sbattono i palloni sui coglioni, il Dracula romeno emette luci e suoni, l’orsetto a destra suona, mentre i lettoni pisciano. Inoltre, quella coperta con un telo è la Bulgaria che ha protestato ufficialmente perché rappresentata con cessi alla turca.
Ecco nel dettaglio i paesi:
AUSTRIA: Visto che si oppone alle centrali nucleari, il paese viene raffigurato con quattro camini di centrali atomiche su un campo verde. I camini sbuffano aria ogni tanto.
BELGIO: una scatola di cioccolatini smangiucchiati
BULGARIA: (ora coperto) neon colorati collegano diversi bagni alla turca
REPUBBLICA CECA: è uno schermo sul quale vengono riportate di seguito le frasi antieuropeiste del presidente ceco Václav Klaus.
DANIMARCA: mattoncini Lego con riferimenti alla polemica sui fumetti antislamici.
ESTONIA: Falce e martello per l’ex Repubblica sovietica che ha bandito i simboli comunisti.
FINLANDIA: un uomo giace con un fucile su un pavimento tipo parquet da sauna, intorno un elefante, un ippopotamo e un coccodrillo.
FRANCIA: il paese è stilizzato ed è coperto da uno striscione che dice “SCIOPERO!”
GERMANIA: una serie di macchinine si muovo su una autostrada fatta a forma di svastica. Inoltre, secondo alcuni storici, l’autostrada ricorda il numero 18, che era il modo con il quale i nazisti richiamavano le iniziali di Hitler.
GRECIA: il paese brucia, sia per i grossi incendi del 2007 che per i disordini del 2008.
UNGHERIA: c’è un atomo o la stilizzazione dell’Atomium, il monumento di Bruxelles (che sta in Belgio…) fatto di angurie, prodotto tipico ungherese, e di salsicce ungheresi, il tutto su un tappeto di peperoni.
IRLANDA: una cornamusa che suona ogni cinque minuti, fatta di pelo come un orsacchiotto di peluche.
ITALIA: i calciatori vengono rappresentati tutti con un pallone da calcio all’altezza dei genitali. Si muovono e mimano una masturbazione con i palloni. In “veneto”, c’è anche un calciatore in posizione supina con i calzoncini abbassati e il culo di fuori.
Il video degli italiani mastrurbatori con il pallone
LETTONIA: è rappresentata con le montagne, nonostante invece non ne abbia neanche una e sia tutta piatta.
LITUANIA: quattro Menneken-pis, pisciano sulla Russia.
LUSSEMBURGO: un lingotto con la scritta “vendesi”.
MALTA: una piccolissima isola con un elefante nano, visibile grazie ad una lente d’ingrandimento.
POLONIA: monaci innalzano la bandiera dei diritti dei gay allo stesso modo dei soldati americani.
PORTOGALLO: un tagliere di legno con sopra tre pezzi di carne che simboleggiano le tre ex colonie, Angola, Brasile e Mozambico.
ROMANIA: un parco di divertimenti con Dracula che suona, sbuffa e fa orrendi suoni.
SLOVACCHIA: il paese è foderato come fossa una salsiccia ungherese e il cordone ha i colori della bandiera ungherese.
SLOVENIA: una roccia nella quale è incisa la frase “Il primo turista è arrivato qui nel 1213”.
SPAGNA: interamente in costruzione, riempita di calcestruzzo con una betoniera che spande calcestruzzo.
SVEZIA: un’ala di un jet da guerra JAS 39 Gripen, di fabbricazione svedese in forze all’aviazione della Repubblica Ceca, è chiuso in un imballaggio di Ikea.
INGHILTERRA: a causa del suo euroscetticismo, l’Inghilterra c’è e non c’è nella istallazione. Uno spazio vuoto in alto a sinistra simboleggia l’isola britannica.
Ora, ribadisco che per certi versi l’opera mi piace, ma credo sia inadeguata al luogo. I cechi hanno detto che alla base dell’opera c’è la famosa ironia della Repubblica Ceca (non erano famosi per altro?). A me ha fatto venire in mente il dialogo fra i due protagonisti di Il Mistero di Bellavista sul valore e il riconoscimento dell’arte contemporanea, dialogo che vi riporto di seguito.
Direi che più che altro è sbagliato il contesto e che per l’Italia avrei preferito “pizza e mandolino” o luoghi comuni simili. Sappiamo bene tutti che in ambito diplomatico bisogna stare molto attenti ed evitare corna, cucù, e dichiarazioni sulla pigmentazione della pelle …
chissa perchè ma mi aspettavo la tua citazione bellavistiana….comunque hai ragione, più che un’opera d’arte sembra un mosaico kitch..
‘na bella cagata! Sarei curioso di sapere quanto e’ costata…
ai “Prosteri” l’ardua sentenza…a me pare più il lavoro di fine d’anno dei bambini di 3 media
posso dire che quelle opere sono davvero bruttissime? A parte che è un’arte che non capisco, ma non è proprio il luogo adatto per metterle!
Caro Nello,
so che in effetti ti piace (l’abbiamo guardata insieme a lungo), come piace a me. La provocazione può essere forte, ma ragionando pezzo per pezzo, colpisce a segno!
Inoltre la realizzazione è magistrale. Forse guardando solo le foto non si percepisce la complessità del tutto, come non si percepisce la reale dimensione: è un’opera immensa!
E il filo conduttore è la struttura che regge il tutto: tanti pezzi (le singole nazioni) tenuti insiemi da un supporto (i grossi tubi blu) come si trova nelle scatole dei modellini di plastica da costruire e assemblare …
Cara Morale poi non tanto astratta, hai ragione, l’opera è geniale, te l’ho detto e l’ho scritto. La citazione fantozziana nasce proprio da questo: lui si riferiva alla corazzata potemkin, la definiva una cagata, ma è insidacabile il valore artistico del film russo. Dell’opera ceca ho molto apprezzato come sai certa ironia, come l’assenza dell’Inghilterra euroscettica. Non mi è piaciuto il richiamo nazista tedesco, quello coloniale portoghese e quello razzista slovacco. Ho trovato di cattivo gusto anche l’Italia. Ho scritto che non mi dispiace l’opera, ma non c’azzecca nell’atrio del palazzo del Consiglio. Tant’è vero che l’hano dovuta spegnere perchè disturbava con i suoi suoni e rumori.